martedì 6 maggio 2014

La povertà e l'abbandono delle fasce deboli a Monte San Giovanni Campano

Dopo un paio di anni di negazionismo finalmente i miei ripetuti appelli fatti sulla stampa iniziano a far breccia sulla politica locale anche se a ragion di onestà intellettuale ho la necessità di precisare che le opposizioni di questo paese hanno avuto una visione reale fin dall'inizio appoggiando sistematicamente le mie esternazioni sui quotidiani locali. Ora il nostro territorio fa i conti con la povertà "ufficializzata dai dati" della chiesa e a questo punto si arriva all'assurdo: Se lo dice la chiesa (Autorità Morale) è giusto e incontestabile ma se il grido d'allarme per una situazione del genere che conta più di 400 persone totalmente indigenti lo dà il sottoscritto (per tempo) o pinco pallino allora gli si può scatenare contro l'esercito di "Franceschiello". Anzi si è fatto ancor di più! venne contestato apertamente che i dati riportati non erano reali, che le notizie date screditavano l'immagine del paese e che addirittura si stava provvedendo per dare mandato agli avvocati per difendere l'immagine del paese.
Ora però come per incanto e dopo due anni di serpeggiante negazionismo si arriva al 2014 con la stessa Amministrazione costretta dal turbinio degli eventi e dei dati a dover  eseguire totalmente la mia agenda e nella fattispecie: dare le case ai senza tetto, emettere i miei realistici voucher di lavoro, avviare progetti sociali e a rivedere il problema perchè il problema c'è davvero e se non sbaglio non è solo quello ufficializzato. A rigor di logica se ci sono dati ufficiali ci sarà sempre un dato ufficioso di persone che pur vivendo incolpevolmente una situazione drammatica per dignità , che in risposta al negazionismo fatto dalla politica non avranno detto di aver bisogno sapendo le porte chiuse. e che di sicuro si sono rivolte ad altri "soggetti"per i loro bisogni magari impegnandosi l'unica risorsa in possesso e precisamente la casa.
Mentre accadeva tutto ciò nasceva e moriva la famosa commissione di studio per l'indigenza che io stesso criticai per il nome e non per il merito in quanto ero già oltre lo "studio" e l'avrei voluta d'azione. Commissione voluta dall'Avv. Carlo Coratti che cadde nell'oblio prima di iniziare qualsiasi attività o di aver espresso qualsiasi precisazione e quindi un modo come un altro di perdere tempo per una parte della politica locale. Andiamo ad oggi: La disoccupazione sul territorio tra i meno giovani supera il 50% e tra i giovani il dato è maggiore del 90% con l'inevitabile fuga di questi ultimi verso l'estero nel terzo esodo dei Monticiani perchè nessuno guarda mai dietro e prende insegnamento da ciò che già è accaduto. Agli albori del '900 ci fu il primo esodo dei Monticiani verso gli S.U , Australia (compreso mio nonno) e Canada; a fine anni '50 ci fu il secondo esodo verso la Germania, Belgio , Inghilterra, Francia e Svizzera. Ora la storia si ripete con l'esodo in atto meno pubblicizzato per opportunità politica ma più eclatante dei giovani Monticiani (ora istruiti) verso i Paesi UE che hanno saputo amministrare meglio le loro ricchezze. A questo punto c'è da riflettere dove ha sbagliato la politica e fino a che punto è invischiata nelle responsabilità derivanti dalla crisi economica ma il solo fatto che per lungo tempo abbia negato l'evidenza del problema indigenza la dice lunga sulla reale responsabiltà morale che si è addossata da sola.
Continuare a pretendere tasse sempre più esose da chi non può permettersele senza creare una fascia di rispetto per le persone indigenti è oltremodo imbarazzante perchè hanno costretto a pagare chi non ha un centesimo e che di fatto dovrebbe essere protetto dalla Costituzione Italiana che prevede il pagamento delle tasse secondo le possibilità contributive. A questa fascia purtroppo bisogna aggiungere anche i poveri ufficiali come gli anziani con pensione minima già oggetto di cronaca per i continui fenomeni di emarginazione sociale e tutte quelle persone che sono nate meno fortunate per le loro invalidità e che usufruiscono di assegni esistenziali INDEGNI di un Paese civile. Per la soluzione di un fenomeno che è dilagato, che è innegabile e che dovrebbe tormentare le coscienze di chi ha tagliato i finanziamenti ai Servizi Sociali ora è di necessario bisogno il dispiegamento della commissione di studio che prenda iniziative serie perchè la debacle è vicinissima se già non è avvenuta nel silenzio di tutti.Tanto per precisare ai meno avvezzi ai calcoli nelle oltre 400 persone sono compresi 133 bambini (le statistiche parlano chiaro) che non hanno nessuna responsabilità diretta o indiretta perchè non hanno avuto la possibilità di poter scegliere dove nascere.

Nella foto: Latte proveniente dagli aiuti umanitari destinati dall'Unione Europea a Monte San Giovanni Campano e DISTRIBUITI da organizzazioni costituite in seno alla Chiesa Cattolica.



 

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