martedì 12 agosto 2014

La discesa barbarica.

L'Ambiente è stato sottovalutato , dilaniato, fatto strumento di emergenza e  chi ha concorso al suo sconvolgimento con manovre sibilline vorrebbe farsene  anche tutore indiscusso.
Il territorio di Monte San Giovanni Campano ha subito danni gravissimi per incuria, imperizia e   negligenza. Ognuno che ha concorso  e che concorre al suo degrado dovrebbe avere scritto il nome su una lapide a perenne memoria.
Le discariche seppellite ufficialmente a Montecastellone e alla Bagnara che sono Siti di Interesse Regionale ci hanno fatto spendere soldi prima , mentre e dopo apportando sconvolgimento economico persino con  un pignoramento presso terzi e in tutto questo la storiella  in corso è per una sola di esse.
La miriade di frane presenti hanno costretto l'Ente Comune a chiedere lo Stato di Calamità perchè la spesa di 3.000.000 di euro per sistemarle risulta insopportabile per le casse.
La velocizzazione delle acque al Torente Amaseno ha portato via lavori eseguiti arrecando danno su danno.
L'Eternit presente in quantità copiosa all'Anitrella minaccia la salute di tutti perchè è noto che le fibre libere di amianto volano e possono arrivare a percorrere persino 20 Km.
La depurazione per diretta ammissione di chi gestisce gli impianti è insufficiente e inadeguata ma nulla è stato fatto per realizzare opere necessarie anzi è stato "smarrito" il depuratore intercomunale che avrebbe evitato lo sversamento dei liquami nel fiume Liri.
I nostri boschi in collina e in montagna sono stati interessati dagli incendi in modo sistematico e quando quasi miracolosamente è stata messa la parola fine a questi eventi funesti il Comune ha iniziato a proporre tagli in modo inappropriato con  delibere e progetti sistematicamente BOCCIATI per la diretta avversione di UN UNICO CITTADINO.





Non è stato mai redatto il Piano di Emergenza Comunale seppur reso obbligatorio dalla Legge e di fatto qualsiasi cosa potrà accadere per colpa dell'uomo o in seguito ad eventi Naturali non avrà nessuna risposta pianificata dalle Istituzioni. Intanto vengono disattesi i continui avvertimenti come i crolli, l'erosione del suolo e gli eventi sismici che in passato remoto e in quello prossimo hanno interessato il paese.
Non c'è buona volontà neppure nella regimentazione delle acque piovane per le nuove abitazioni in quanto il regolamento edilizio di un territorio accorto avrebbe dovuto prevedere la costruzione di cisterne per lo stoccaggio delle acque in modo di razionalizzarne l'uso e diminuirne la velocità.
La condizione delle acque sorgive è a dir poco frutto di pregiudizio in quanto le acque vengono considerate non potabili senza aver effettuato nessun controllo biochimico.
La quantificazione dei danni più grossi arrecati al nostro Ambiente corrispondono ad oltre  6.000.000 di euro ma questa spesa che prima o poi dovrà essere affrontata per forza o buona voglia non riporterà alla normalità lo stato dell'Ambiente in quanto altre emergenze si presenteranno con il passare del tempo come ad esempio la regimentazione delle acque piovane.
Quando si legge e viene riferita l'avversione delle locali associazioni ambientaliste (con la a minuscola) nei confronti di chi si batte per il rispetto del territorio e della Natura viene voglia di dirgli una frase che ben si addice alla bisogna: "Chi non capisce un caxxo spesso è vicino alla felicità."


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