mercoledì 12 novembre 2014

Autunno stagione dei crolli...oops delle piogge.

I fiori sono poesie scritte con la pioggia, dediche del cielo alla terra.
Stephen Littleword 
A Monte San Giovanni Campano la pioggia ha assunto un significato più materiale e funesto. Non è più attesa dai poeti come Musa ispiratrice o dai Contadini quale segno dell'Altissimo che da' una mano per messi migliori. Quì la cosa si è sconvolta un tantino ed ogni volta che piove si fa' la conta dei danni e sistematicamente come se fosse un appuntamento preso scatta il "problema" con tanto di intervento per la messa in sicurezza, chiusura di strade e interdizione nei luoghi pubblici che vengono sottratti all'uso pubblico e soprattutto futuri lavori da fare.
Un tesoretto da cui attingere  per i titolari delle imprese edili che oramai non aspettano altro che la stagione autunnale e invernale per tirare fuori "le ferra" di un'edilizia bocciata dall'economia per riversarsi dove ci sono i crolli o strutture da mettere in sicurezza e quindi lavori da fare. Eh già! una volta si aspettavano le piogge per l'agricoltura come una benedizione e invece oggi la benedizione della pioggia  è attesa dagli impresari edili che girano come gli avvoltoi sulla nostra terra dilaniata dall'incuria.




Il bello della situazione è che non esiste, o almeno il pubblico non ne è a conoscenza, un piano programmatico che pianifichi gli interventi, che abbia previsto un censimento delle aree più sensibili, che preveda interventi mirati di prevenzione e quantomeno un piano per arginare il problema "pioggia" che oramai è diventato un flagello.



Nel 2013 dopo le piogge si passò a fare i conti con le frane e il conto che ne derivò fu salato perchè corrispondeva a 3.000.000,oo di euro ma da allora non è che le Istituzioni Locali hanno pensato di attuare un piano di intervento programmatico sul territorio; eh no! queste cose appartengono ad un altro mondo, ad altri popoli perchè da noi si aspettano prima i crolli che puntualmente arrivano, si fa auto commiserazione e solo dopo si passa all'intervento di emergenza. Che la politica sia legata alle emergenze questo è risaputo ma oramai stanno per finire anche quelle perchè c'è rimasto poco da crollare, da franare o da cadere.




Dopo questa ennesima pioggia ne seguiranno altre con altre stime dei danni, con altri interventi e con altre spese e la scusa sarà sempre la stessa: "Le piogge eccezionali di questi giorni sono state la causa delle emergenze sul territorio" come se la pioggia fosse diventata un fenomeno innaturale e come se abitassimo nel deserto del Sahara e la pioggia fosse un evento più unico che raro. Una cosa è certa! per fortuna che il nostro Comune è situato per la maggior parte in collina perchè se fosse situato in pianura a quest'ora ci sarebbero  le PALUDI.

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