sabato 28 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - l'importante è ostentare la fede -

Il Capoluogo di Monte San Giovanni Campano è in CHIUSURA. Sembra  strano ma il centro storico è in chiusura per una concomitanza di fattori procurati dalle scelte politiche sbagliate.
Dopo la quasi totale chiusura delle attività produttive relative al commercio e l'antecedente chiusura di tutte le attività produttive di tipo artigiano è in chiusura persino quella che fino ad ora era considerata una "attività" infallibile: Chiude il Convento dei frati come hanno già chiuso altre chiese.  Prestissimo chiuderà la scuola superiore ridotta ai minimi termini, con una manciata di ragazzi iscritti che di fatto stanno vivendo la loro gioventù tra i vecchi.





Chiuderà i suoi uffici anche la ASL perchè qualche scienziato ha pensato bene di dotare gli uffici del CUP, la Guardia Medica e il Consultorio di barriere architettoniche insormontabili. Insomma la chiusura delle strutture e delle attività si accompagna a quella chiusura mentale che contraddistingue la politica locale legata al consenso tramite la realizzazione dei marciapiedi, l'installazione dei pali della luce o tramite la persuasione rivolta ai cittadini  che oramai sono convinti di ricevere piaceri personali quando invece si tratta solo di diritti.


I politici locali sono troppo impegnati a fare le strade in cemento armato per rendersi conto di quello che accade. Come gli squali nel momento della frenesia predatoria si sono buttati  per le campagne a far voti con la costruzione  di strade inutili che sono rigorosamente senza fogna, senza marciapiede e senza predisposizione per l'impianto elettrico perchè legate alla vecchia concezione che svolge il seguente teorema: La realizzazione di un'opera pubblica è proporzionata al numero dei voti che procura. Più volte viene ritoccato il progetto originale fasullo , più piaceri si fanno credere e più voti si ottengono. Di fatto quando si fa una strada che serve alle pecore per recarsi alla mungitura si domanda solo dopo  un paio di anni se serve la fogna e solo dopo un ulteriore lasso di tempo postumo alla realizzazione dell'impianto   fognario si può pensare ad un ulteriore intervento per i famosi PALI della LUCE.






 Intanto il politico afferente, inconcludente e arrogante con questo metodo retrivo ma collaudato ottiene i famigerati voti perchè è andato casa casa ad annunciare le opere pubbliche come un favore assoluto che farà innalzare il valore dei terreni alle famiglie confinanti con le nuove strade. A tutta questa espressione di demagogia allo stato puro  si aggiunge il famoso taglio degli alberi. Per puro caso ogni volta che si allarga una strada o se ne fa una nuova, per permettere il passaggio ai "cani pizzigli" e alle Faine o meglio ancora che servono per agevolare la raccolta degli asparagi, sistematicamente c'è l'abbattimento degli alberi e solo il Padreterno è a conoscenza di quale sia la ragione anche se maliziosamente è facile da immaginare.
Questo modo di pensare che andava di moda nel periodo della ricostruzione post bellica ci ha fatto perdere tutti i bandi legati allo sviluppo sostenibile e addirittura sono stati persi fondi già assegnati per il fotovoltaico, non ci ha permesso di partecipare a bandi per la Smart City, per la mobilità sostenibile, per la sicurezza dei cittadini, per l'illuminazione intelligente ma in compenso ci ritroviamo strade in cemento armato che non portano da nessuna parte o meglio terminano davanti ad una pianta di ulivo, strade in cemento che hanno coperto un antico tracciato storico cancellandolo per sempre, più di 2500 punti luce con illuminazione mista, infrazioni dell'Unione Europea e tanti DEBITI fino alo 2042. In tutto questo marasma l'importante è ostentare la  fede anche se il   comportamento è da miscredente.

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