mercoledì 23 settembre 2015

Cacciatori e/o bracconieri

La caccia è originariamente l'attività per il sostentamento, praticata dall'uomo. La pratica di catturare o abbattere animali,  in principio per l'approvvigionamento di cibo, pelli o altre materie, successivamente si è modificata per altri fini: a scopo ricreativo, commerciale e politico per la presenza di lobby che in modo strano tutelano i propri interessi economici dando in cambio sostegno ai politici famelici di consensi a pacchetto di voti.
Il cacciatore è colui che pratica la caccia con le autorizzazioni concesse dalle Autorità preposte ed è soggetto al rispetto delle leggi che tutelano gli animali, le persone e i luoghi mentre il bracconiere è colui che pratica la caccia in modo illegale e non autorizzato. La differenza è sottile e di mero interesse legale perchè anche il cacciatore autorizzato diventa bracconiere quando non rispetta le regole ad esempio quando spara ad un animale non protetto, non consegna a fine anno il tesserino venatorio, esce a caccia quando ci sono le precipitazioni nevose ecc ecc.
Il mancato rispetto delle regole comportamentali imposto dalle leggi come la mancanza di etica comportamentale e la presunzione di essere potenti perchè si ha la l'uso delle armi non autorizza il cacciatore e/o bracconiere a sparare vicino alle abitazioni come non li autorizza a portare le armi in luoghi pubblici o a trasportarle in auto senza custodia e presumibilmente cariche.
Chiunque se vede un cacciatore su una pubblica via, vicino casa, o in un bar con le armi a tracolla o imbracciate si può sentire minacciato perchè le armi non debbono essere pronte all'uso e non debbono essere facilmente pronte all'uso durante il loro trasporto per nessuna ragione al mondo.
La pratica comune di trasportare a braccio la doppietta aperta è una pratica NON consentita lungo qualsiasi tipo di strada, nei bar, nelle aree verdi, vicino alle case, vicino ai luoghi di lavoro, in mezzo alla gente, nelle eventuali discussioni che possono nascere per qualsiasi motivo.


Chi detiene, usa e treasporta armi è soggetto al rispetto delle leggi che sia cacciatore e/o bracconiere o persona autorizzata alla detenzione e uso tanto è vero che il porto d'armi viene concesso per diversi scopi quali ad esempio: Uso venatorio, uso tiro sportivo, per difesa personale.

Se si legge l’art. 21 della legge sulla caccia, lettere da a) ad e), si vede che esso regola l’esercizio venatorio in certi luoghi: è vietato l’esercizio venatorio in molti luoghi (parchi, oasi, aie, aree sportive, ecc.) nonché sulle strade carrozzabili e nel raggio di 50 metri da esse.
Alla lettera f) si fissano invece le distanze di sicurezza entro cui non si può sparare in direzione di determinati obiettivi. Alla lettera h), infine, si stabilisce che all’interno dei centri abitati e delle altre zone in cui è vietata l’attività venatoria (termine questo che dovrebbe corrispondere all’esercizio venatorio, appena visto), nonché a bordo di veicoli di qualunque genere (anche di una bicicletta quindi) e ovunque e sempre nei giorni in cui non è consentita la caccia, è vietato il trasporto di armi, salvo che esse siano scariche e in apposta custodia
.

 
Potrebbe essere una soluzione quella di dotare al loro interno di un rilevatore gps tutte le armi presenti sul territorio della Repubblica Italiana con l'accorgimento di invio segnalazione una volta che l'arma viene spostata dal suo domicilio per seguirne tutto il tragitto fino al rientro nel suo domicilio.


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