Monte San Giovanni Campano compare su un libricino stampato dal Club I borghi più belli d'Italia e in particolare del Lazio. Il tutto con il patrocinio della Regione Lazio. La buona iniziativa messa in essere mostra però dei segni di criticità strani. Inizia già male con la specifica "Viaggio alla scoperta dei cinque sensi" in quanto i sensi sono ben NOVE:
Il problema vero però si evidenzia nell'itinerario turistico proposto che in nessun modo specifica a chi sia adatto in quanto le bellezze di un luogo sono belle nel momento in cui sono fruibili a tutti e non ai soli turisti avvezzi al mezzofondo e alle scalate montane.
Partecipare a Milano Expo' 2015 per promuovere il turismo di prossimità senza infrastrutture ricettive, senza comodità e presentare il territorio così come è non rappresenta affatto un merito soprattutto perchè il territorio non è ospitale e la popolazione non ha ancora recepito la destinazione del proprio territorio che ha subito trasformazioni repentine che lo hanno sconvolto profondamente. Allo sconvolgimento urbanistico totale perpetrato con estrema approssimazione e opportunismo politico (divide et impera) ne è derivata la disgregazione sociale che non potrà mai più vedere il Cittadino come un attore sulla totalità del proprio territorio nello sviluppo partecipativo.
- La vista
- L'udito
- L'olfatto
- Il gusto
- Il tatto
- La termo percezione
- Il dolore
- La propriocezione
- L'equilibrio
Il problema vero però si evidenzia nell'itinerario turistico proposto che in nessun modo specifica a chi sia adatto in quanto le bellezze di un luogo sono belle nel momento in cui sono fruibili a tutti e non ai soli turisti avvezzi al mezzofondo e alle scalate montane.
Il Capoluogo di Monte San Giovanni Campano, non è scritto, manca addirittura di un parcheggio idoneo alla sosta anche di un solo pullman , non ha un'area attrezzata per i camper , deficia di bagni pubblici e non ha neppure un punto virtuale o reale per le informazioni o per il mero consiglio per l'acquisto dei fantomatici prodotti locali e su ogni cosa sovrasta l'informzione incompleta o diversamente vera . Le criticità indicate come mero esempio non rendono di fatto accogliente e fruibile il paese ai visitatori. Se poi si scende nel particolare la carenza di adeguamento alle leggi che prevedono l'abbattimento delle barriere architettoniche evidenziano il vulnus che la città di Monte San Giovanni Campano propina alle persone appartenenti alle categorie protette in quanto sull'itinerario turistico promosso nella guida turistica NON è specificato che è completamente "disattesa" la presenza di persone diversamente abili o anziane con piccoli problemi alla deambulazione e/o alla vista.
Partecipare a Milano Expo' 2015 per promuovere il turismo di prossimità senza infrastrutture ricettive, senza comodità e presentare il territorio così come è non rappresenta affatto un merito soprattutto perchè il territorio non è ospitale e la popolazione non ha ancora recepito la destinazione del proprio territorio che ha subito trasformazioni repentine che lo hanno sconvolto profondamente. Allo sconvolgimento urbanistico totale perpetrato con estrema approssimazione e opportunismo politico (divide et impera) ne è derivata la disgregazione sociale che non potrà mai più vedere il Cittadino come un attore sulla totalità del proprio territorio nello sviluppo partecipativo.
Di fatto il Comune è diviso in sei frazione e tutte e sei rivendicano lo stato di superiorità nei confronti delle altre nel marasma più totale di strutture pubbliche doppione dislocate come le scuole, i campi sportivi, le chiese, i punti di aggregazione sociale e perfino nei cimiteri; il resto lo ha fatto la politica disgregando il tessuto sociale favorendo una miriade di associazioni create con il puro scopo di avere piccoli referenti per il consenso elettorale che rappresentano in modo spettacolare quel fenomeno stupido definito campanilismo. Monte San Giovanni Campano deve prima trovare la sua vocazione come territorio e poi promuovere lo sviluppo partecipativo perchè al momento nulla è chiaro. Di fatto è stata rappresentata una vocazione turistica che non c'è dopo il fallimento del turismo religioso che ha incassato il successo al contrario spostando migliaia di Monticiani verso mete di pellegrinaggio esterne al territorio; non è possibile rappresentare le tradizioni agricole perchè sono andate perdute e non si potrà neppure rappresentare, nell'immediato futuro, altro tipo di vocazione perchè non c'è nessuna programmazione in tal senso e tutto è lasciato al fato.
Visto che il territorio è dilaniato da migliaia di abitazioni costruite alla rinfusa non resta altro da fare che valorizzare il capitale umano e quello che è rimasto integro in Natura lasciando per ora ad altri luoghi meglio organizzati per ricezione la velleità di proporsi al turismo. Nel frattempo si spera che la cementificazione termini e il Comune inizi un percoso ecosostenibile per le aree rimaste integre curando i boschi , i corsi d'acqua , le aree protette e l'Ambiente per raggiungere un obiettivo unico quale può essere il turismo sostenibile integrandosi con le iniziative della Regione Lazio per il turismo religioso centripeto, eno gastronomico, naturalistico e culturale curando la creazione di infrastrutture idonee alla recettività adeguando l'offerta turistica in modo corrispondente alle infrastrutture che si creeranno. Altra via non c'è tranne che arrivi una meteora e...allora sì ... con essa si potrà attuare il turismo di FANTASCIENZA.
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