lunedì 15 novembre 2021

Depurazione e fornitura di acqua alle industrie fanno aumentare le bollette alle famiglie Ciociare.

 

La gestione della depurazione e del servizio idrico nelle aree industriali della Ciociaria   è  all'attenzione della  cronaca  giudiziaria  per  i procedimenti penali già in corso, con  gli arresti, le denunce e  le accuse di inquinamento ambientale.  Tuttavia  c'è  un altro aspetto, poco conosciuto, che è costato e sta costando tanto denaro  in più ai  cittadini utenti clienti . Il Comitato Civico Free Monte da sempre contro la cattiva gestione del servizio idrico integrato per onestà intellettuale  spiega che non c'è stato il  passaggio delle reti e degli impianti idrici e di depurazione delle aree industriali Ciociare  al gestore unico del servizio idrico integrato (SII) che  è  esplicitamente previsto dalla normativa nazionale e dagli accordi di affidamento del servizio ad Acea Ato 5. Il mancato passaggio  degli impianti idrici industriali  ha fatto sì che le bollette dei cittadini lievitassero notevolmente con ricadute pesantissime sugli utenti . Le utenze industriali, infatti, rappresentano un enor­me volume di acqua erogata ogni anno, volumi che se portati nel bilancio di Acea avrebbero comportato un forte abbattimento del costo di ogni metro cubo d'acqua. La tariffa   rappresenta infatti il risultato di quel rapporto stimato tra co­sti da sostenere e metri cubi da erogare. Più acqua si distribuisce meno costa ai singoli utenti.

Se, come stabilito, Acea avesse avuto da subito la gestione anche delle industrie, la tariffa sarebbe quindi risultata molto meno onerosa per le famiglie . Invece le industrie   grandi “consumatrici ” d’acqua  sono rimaste  nel portafoglio dei consorzi.  . La legge Galli prima e il Testo unico ambientale poi prevedono che tali reti confluiscano nella gestione unica. La convenzione di affidamento ad Acea e il relativo disciplinare tecnico stabiliscono che questo passaggio dovesse avvenire entro alcuni mesi dall'appalto del servizio (2003). Ma ad oggi nulla di tutto ciò è mai avvenuto. Infatti, cosa assurda, la Convenzione sottoscritta da Comuni e Acea prevede un obbligo a carico dei consorzi ( previsto dalla legge ) ma i consorzi non sono mai stati chiamati a sottoscrivere quel documento, quindi non hanno mai assunto alcun onere. Tutto il  marasma che è in corso deriverebbe dalla  normativa nazionale che  è rimasta “ nel limbo ”, poiché le modalità con cui i consorzi dovrebbero  far spazio al gestore unico è subordinata all'emissione di un apposito decreto ministeriale, che però, do­po 15 anni, non è stato mai approvato.

Questa deregulation ha dato spazio  ai consorzi che si sono  tirati  indietro e si sono creati  l’AeA  una sorta di  “Acea” casereccia  per gestire direttamente quei servizi con ricchi bilanci e soprattutto con ricchissimi emolumenti per gli stessi vertici dei consorzi che hanno avuto la fortuna di sedere nel Cda di quell’azienda . Benché il mancato passaggio  sia dipeso da una normativa tutta all’italiana, dal contraddittorio comportamento dei comuni e dal rifiuto dei consorzi a riconoscere alcun obbligo, i sindaci che da una  parte siedono direttamente o indirettamente nei Cda consortili e dall'altra nell'assemblea dell’Ato5  hanno puntato il dito solo contro il gestore, applicando penali per non aver acquisito le reti industriali .

Multe al gestore che sono state sventolate sui giornali come sfoggio di muscoli contro Acea, ma la realtà è stata poi un’altra: è finita che buona parte delle penali milionarie sono state censurate dai giudici, tanto che le ultime (2014-2015, per circa 2,2 milioni di euro) sono state ritirate e negli anni successivi la questione non è stata più citata.

I Tribunali  hanno poi chiarito come nessuna colpa possa addebitarsi al gestore per come siano andate le cose. Quelli che pagano il conto sono, come al solito, solo i cittadini. Alla fine di questa TARANTELLA , infatti, i ciociari si sono ritrovati a fare i conti con bollette molto più salate;  con un ambiente, già malato, ulteriormente inquinato e con una depurazione “truffaldina”, se si vuol dar retta alle tesi della Procura della Repubblica di Frosinone  con l’impianto accusatorio che dovrà essere confermato nel processo , senza che nessun sindaco  sia  mai stato chiamato a risponderne  politicamente .

 


 






giovedì 11 novembre 2021

MSGC - Le bollette ACEA più difficili del codice di Hammurabi.

Le bollette ACEA restano un mistero per buona parte della popolazione Ciociara  ed infatti il Comitato Civico Free Monte ha fatto interviste telefoniche a random  e tra gli intervistati (più di 100) c'è stata una sola persona in grado di decifrare la bolletta del servizio idrico integrato. 

Insomma le bollette Acea non sono facili da comprendere , sono scritte con caratteri troppo piccoli per le persone anziane e sono stati tanti gli anziani a dire che hanno desitito nel comprenderle dicendo chiaramente in dialetto Ciociaro: "Alla bona di Dio".  

Popolazione che preferirebbe leggere il Codice di Hammurabi al posto delle bollette dell'acqua  per quanto sono difficili da capire. 

Un esempio fra tutti:  Come comprendere la quota che riguarda la depurazione delle acque reflue urbane ed è a questo punto preciso agli  intervistati è   scappata l'imprecazione quando hanno finalmente  capito  che solo da poco tempo sono stati riordinati i depuratori grazie all'intervento dei  Cittadini di Monte San Giovanni Campano che si sono riuniti in associazione tra di loro. 

E allora la voce depurazione negli anni passati cosa riguardava se i depuratori erano insufficienti , malfunzionanti ed obsoleti? Lo sa Dio e i dirigenti di ACEA ma di certo non lo sa la popolazione che continua a pagare la depurazione dal 2004 come se avesse sempre funzionato in modo perfetto. In buona sostanza la popolazione ha pagato per inquinare l'Ambiente in cui vive. Era felice e non se ne accorgeva. In compenso però Acea sponsorizzava le sagre di pasta e fagioli...

Nel confronto diretto, senza ombra di dubbio ,  le bollette di ACEA Ato 5 Spa vincono  sulla traduzione del Codice di Hammurabi.



Particolare del Codice di Hammurabi molto simile alla seconda pagina della bolletta ACEA.

venerdì 5 novembre 2021

MSGC - La piscina comunale apre alle "CALENDE GRECHE".

 

Oramai l'apertura della piscina comunale è diventata una barzelletta ed infatti il Comitato Civico Free Monte usa la  frase  "ALLE CALENDE GRECHE" per indicare il periodo in cui verrà riattivato il servizio piscina comunale.  L'imperatore Augusto usava l'espressione "ALLE CALENDE GRECHE quando    voleva fare riferimento a un pagamento che non sarebbe mai stato fatto. Intanto  a Monte San Giovanni Campano, conosciuto  come  il  paese delle meraviglie , nel rapprto concessiorio   Piscina Comunale di Monte San Giovanni Campano  spunta un quadro elettrico da sostituire per un costo superiore ai 5900 euro  che per volontà di non si sa chi  grava sui cittadini  come se la piscina si fosse trasformata in  un pozzo senza fondo  . 


 

Insomma spese  ritenute   inevitabili, come quando fuori piove e ci si bagna,  che sono a  carico della comunità e  considerate indispensabili come tutte  le altre fatte per quell'apertura della piscina comunale che è stata  annunciata per  anni e poi sistematicamente  non  realizzata. Nel frattempo la piscina comunale  continua a restare chiusa  come se fosse in preda ad una morte apparente e soprattutto   senza motivi  se non quelli addotti per lavori di ristrutturazione oramai diventati leggendari per longevità. Perfino  la Magistratura  fvrusinate non  ha mai  posto sotto sequestro quell'opera pubblica che è rimasta sempre libera da qualsiasi vincolo giudiziario.

Servizio pubblico   che avrebbe potuto funzionare  anche  quando è stata programmata dal GUP di Frosinone Dott. Ida Logoluso  l'udienza preliminare per il procedimento penale Piscina Comunale del 15 Dicembre 2021. 

Non si capisce  quali sono state le   volontà  e da dove sono  scaturite le decisioni  per tenere  chiusa  quella struttura pubblica dopo   tanti lavori ,  dopo tanto denaro pubblico speso  dal comune, dopo le mancate entrate  e soprattutto dopo  una nuova gara pubblica per la concessione di quel servizio pubblico. 

 

La speranza è ultima a morire e si spera quindi che verranno  rimossi  i responsabili  che avrebbero  dovuto gestire una serie di interventi per  quel servizio pubblico. Interventi  indicati   per la riapertura al pubblico della piscina comunale   che   di certo   non sono stati efficaci perchè la piscina comunale è rimasta chiusa e quindi non è stato raggiunto l'obiettivo della sua fruibilità per la popolazione;  Interventi  che non sono stati efficienti perchè non è stata dimostrata nessuna abilità per aprire quel servizio alla popolazione con risorse minime ed infine interventi  che  non sono stati  economici  perchè è stato speso tanto denaro pubblico da aver perso il conto tra i mancati incassi per il comune  e le spese sostenute . 

Il Comitato Civico Free Monte si rifà alla parola "rinnovamento" usata dal neo eletto sindaco Emiliano Cinelli avvisandolo che la pazienza  è finita. Lo esorta a voltare pagina usando un atteggiamento  più consono all'ammaloramento che è sotto gli occhi di tutti  anche perchè   perseverare nell'errore è diabolico .

MSGC - La condanna della Corte dei Conti per gli aiuti ai diversamente poveri.

La vicenda  conosciuta da tutti come "FINTI POVERI" che  si trascina da anni  nelle sedi giudiziarie di Roma e Frosinone in due di...