Fino agli anni '80 del secolo scorso le persone diversamente abili
avevano il destino segnato dall'ignoranza che traduceva la loro vita in
segregazione , discriminazione e reclusione domiciliare a vita. La
becera e grottesca ignoranza figlia delle credenze pseudo religiose
faceva vergognare le famiglie della disabilità presente in una o più
persone appartenenti al proprio nucleo famigliare. La disabilità era
percepita come tara o punizione imposta da un Dio temuto, cattivo e
senza misericordia. Oggi purtoppo la mentalità non è cambiata ma visto
che il codice penale punisce i comportamenti di segregazione e di
emarginazione con pene severe è stato cambiato atteggiamento e la
discriminazione è diventata più sottile. In buona sostanza le persone
diversamente abili vengono discriminate realizzando nuove opere
pubbliche con barriere architettniche insormontabili che non permettono
in nessun modo la loro mobilità autonoma. Si osservano quindi
marciapiedi pericolosissimi e impossibili da percorrere per le persone
diversamente abili come quello costruito dall'ex consultorio al bivio
del cimitero; Stradine con sbocchi ciechi provviste di scale molto
ripide non adatte per le persone non normodotate anche se accompagnate. Annessi stradali come il
semaforo installato senza nessun dispositivo per le persone videolese.
La nuova Porta della Valle costruita senza marciapiede dove ogni
persona disabile è costretta a fare lo slalom tra le macchine. I
parcheggi per le persone diversamente abili disegnati da pesonaggi che hanno
fervida fantasia e così ad andare avanti tanto è vero che per
ripristinare l'ascensore del palazzo comunale è stata necessaria una
battglia di civiltà finita più volte sui giornali e poi ci sono le trappole stradali di Fantozziana memoria. La stuazione nelle frazioni non è diversa e se il
Capoluogo piange di certo Colli non ride come non può sorridere la
frazione Anitrella dove è stato costruito un marciapiede ridicolo. La
situazione a Porrino è ancora più grave perchè in quella frazione
progettisti e scienziati comunali hanno deciso che le persone
diversamente abili sono di troppo creando uno scalino non segnalato alto
non meno di 70 centimetri. Cose da non credere nel 2020 ma ancora più
aberranti se si pensa che la scuola di Colli pur avendo ricevuto il
denaro alla fine degli degli anni '80 del secolo scorso per un ascensore
nell'edificio scolastico ancora oggi non lo vede in funzione.
Questi sono solo pochi esempi di discriminazione raccrapicciante che
hanno fatto diventare Monte San Giovanni Campano un paese arretrato culturalmente e irrispettoso
nei confronti delle persone diversamente abili. Per quanto appena
sommariamente esposto il Comitato Civico Free Monte sostiene l'azione
dell'Associazione Fare Verde e farà sottoscrivere da una persona
diversamente abile la denuncia che verrà presentata all'Autorità
Giudiziaria per i gravissimi comportamenti discriminatori. Infine il
Comitato Civico si rivolge alle aziende che ultimamnete hanno costruito i
marciapiedi di discriminazione e a tutti i tecnici che sono coinvlti
ricordando loro che diventeranno anziani, forse diversamente abili e il
giorno che verranno segregati si renderanno conto del loro sgradevle
comportamento. Nei confronti dei politici il Comitato Civico depone un
velo pietoso comprendendo la loro arretratezza mentale. Nella foto il
tratto di marciapiede per stambecchi realizzato tra l'ex consultorio e
il bivio del cimitero ai Cappuccini.
Praticamente a Monte San Giovanni Campano le leggi dello Stato non servono neppure per disciplinare la costruzione di un marciapiede.
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