Monte San Giovanni Campano è un Comune dove bisogna distendere un velo pietoso su tante frsustranti corbellerie ad iniziare dal nome "Monte" in quanto in Italiano esso è il sostantivo maschile con un significato generico ma preciso. Il sostantivo Monte quindi indica il rilievo della superficie terrestre di altezza notevolmente elevata (e superiore comunque ai 600 m); più tecnicamente, unità geomorfologica corrispondente a una serie di quote notevolmente elevate e riconducibile a un unico ambito prospettivo e toponomastico: la cima del monte , i fianchi del monte , le pendici del monte; il Monte. Bianco, il Monte. Rosa, il Monte Grappa.
Risulta chiaro che nel momento in cui è stato definito Monte è stato usato il sostantivo maschile per rappresentare qualcosa di immaginario che la fantasia più sfrenata ha voluto rappresentare nella realtà a come del resto sono di fantasia altre ricostruzioni perfino di immobili definiti storici. Si chiarisce che il sostantivo (dal latino substantivum = substantia = "sostanza, ciò che esiste") è quella parte variabile del discorso che serve a indicare persone, animali, cose, idee, concetti, stati d'animo, azioni e fatti. In una parola tutto ciò che esiste nella realtà o che nel nostro caso è stato possibile immaginare senza porre limiti concreti alla fantasia.
Dopo questa breve ma significativa premessa si rappresenta che lo stemma apposto sulla nuova panda di colore bianco del Comune è difforme dallo stemma di Monte San Giovanni Campano che dovrebbe essere disciplinato dall'art. 5 del dpcm 28.01.2011 ed infatti sulla Panda costruita dell'Olandese FCA e acuistata dal Comune è stato apposto lo stemma che è nella foto scattata da un nostro carissimo iscritto.
Risulta chiaro infatti che questo stemma su sfondo triangolare di colore bianco e con la corona a 3 torri visibili è chiaramente difforme da quanto previsto dal DPCM del 28.01.2011. Per far comprendere meglio la legge dello Stato si riporta tal quale la pagina del Governo Italiano pubblicata perennemente sul sito web http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/caratteristiche_tecniche.html.
Ufficio del cerimoniale di Stato e per le Onorificenze
Caratteristiche tecniche degli emblemi araldiciLe caratteristiche tecniche degli emblemi sono dettate dall'art. 5 del dpcm 28.01.2011. Lo SCUDO: forma e misureLo scudo obligatoriamente adottato per la costruzione degli stemmi degli Enti destinatari di un provvedimento formale è quello detto “sannitico moderno”; cioè uno scudo rettangolare con gli angoli inferiori arrotondati. Tale scudo deve mantenere una proporzione di 7 moduli di larghezza per 9 moduli di altezza. CORONA: tipiProvinciaLa corona utilizzata per le Province è costituita da un cerchio d'oro gemmato con le cordonature lisce ai margini, racchiudente due rami, uno di alloro e uno di quercia, al naturale, uscenti dalla corona, decussati e ricadenti all'infuori.
CittàI Comuni insigniti del titolo di città utilizzano una corona turrita, formata da un cerchio d'oro aperto da otto pusterle (cinque visibili) con due cordonate a muro sui margini, sostenente otto torri (cinque visibili), riunite da cortine di muro, il tutto d'oro e murato di nero.
ComuneI Comuni invece devono utilizzare una corona formata da un cerchio aperto da quattro pusterle (tre visibili), con due cordonate a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine, il tutto d'argento e murato di nero. Gli enti diversi da quelli territoriali possono fregiare il proprio stemma con corone speciali di cui l'Ufficio onorificenze e araldica, di volta in volta, cura la realizzazione. GONFALONEIl gonfalone consiste in un drappo rettangolare di cm. 90x180, del colore di uno o di tutti gli smalti dello stemma. Il drappo è sospeso mediante un bilico mobile ad un asta ricoperta di velluto dello stesso colore, con bullette poste a spirale, e terminata in punta da una freccia, sulla quale sarà riprodotto lo stemma, e sul gambo il nome dell'ente.Il gonfalone ornato e frangiato è caricato, nel
centro, dello stemma dell'ente, sormontato dall'iscrizione centrata
(convessa verso l'alto) dell'ente medesimo. La cravatta frangiata deve
consistere in nastri tricolorati dai colori nazionali.
I motti devono essere scritti su liste bifide e svolazzanti dello stesso colore del campo dello scudo, con lettere maiuscole romane, collocate sotto la punta dello scudo.
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