venerdì 5 dicembre 2014

Il piano di riassetto per i rifiuti presentato al Comune di Monte San Giovanni Campano soddisfa i criteri del VII Programma d'azione per l'Europa -

VII Programma d’azione per l'EUROPA 







Cosa è il VII Programma d’azione Europeo per l’ambiente?

"Approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio con la decisione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L. 354 del 28 dicembre 2013, il VII Programma d’azione per l’ambiente definisce un quadro generale per le politiche europee da seguire in materia ambientale fino al 2020. Prendendo le mosse dal VI Programma per l’ambienteterminato nel 2012, il nuovo programma dal titolo “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta” intende raggiungere un elevato livello di protezione ambientale, una migliore qualità della vita e un determinato grado di benessere dei cittadini europei e non.


Nove obiettivi e 4 principi

La politica ambientale dell’UE è basata su 4 principi:
  1. “chi inquina paga”
  2. principio di precauzione
  3. principio di azione preventiva
  4. riduzione dell’ inquinamento alla fonte.
Il VII programma ha lo scopo principale di attuare tutte le linee guida indicate nella Direttiva Europea sulla Gestione dei Rifiuti (2008/98/CE). Ci si è resi conto che i vari Stati membri in questi anni -chi più e chi meno- poco si sono impegnati per percepire realmente la direttiva quadro. Facile a dirsi, l’Italia è tra i Paesi meno ricettivi, soprattutto in termini di prevenzione e riutilizzo, che sono i due livelli più importanti della Gerarchia dei Rifiuti. Il VII Programma lancia infatti le sfide da seguire, gli obiettivi da raggiungere e definisce un quadro di programmazione europea per l’ambiente fino al 2020. Individua inoltre 9 obiettivi prioritari da realizzare:
  1. proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell´Unione;
  2. trasformare l´Unione in un´economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell’impiego delle risorse, verde e competitiva;
  3. proteggere i cittadini da pressioni e rischi ambientali per la salute e il benessere;
  4. sfruttare al massimo i vantaggi della legislazione dell’Unione in materia di ambiente migliorandone l’applicazione;
  5. migliorare le basi cognitive e scientifiche della politica ambientale dell’Unione;
  6. garantire investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima e tener conto delle esternalità ambientali;
  7. migliorare l´integrazione ambientale e la coerenza delle politiche;
  8. migliorare la sostenibilità delle città dell´Unione;
  9. aumentare l´efficacia dell´azione UE nell’affrontare le sfide ambientali e climatiche a livello internazionale.



TERRITORIO ZERO

Qual’è la forma migliore di riciclo alla fonte?

Sicuramente il compostaggio domestico e quello di comunità sono le migliori forme ed “azioni” di precauzione, azione preventiva e riciciclo alla fonte dei potenziali rifiuti organici che vengono quindi già riprocessati quando sono ancora scarto."

"Scarto o Rifiuto?

Spesso si fa confusione fra i due termini pensando che uno sia il sinonimo dell’altro, soprattutto quando ci si riferisce a scarto/rifiuto umido-organico; invece, esiste una sostanziale differenza in quanto il termine rifiuto è oggetto specifico di un’ articolata definizione normativa in Italia e in Europa. Partiamo pero’ dallo scarto e semplifichiamo le cose parlando degli scarti definiti “organici”. Per Scarto Organico si intendono sostanze di origine organica, animale o vegetale. E’ possibile classificare tali sostanze in funzione delle caratteristiche e delle modalità di produzione: scarti vegetali, letame e colaticcio, scarti animali, oli e grassi, scarti di cucina, industria e commercio e legno allo stato naturale. Si definisce Rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto che rientra in una delle 16 categorie riportate nel testo di legge del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Allegato A, e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsene. Secondo questa definizione, la distinzione tra ciò che è un rifiuto e ciò che non lo è dipende dalla sussistenza di due circostanze:
  1. la sostanza, o oggetto, deve rientrare nell’elenco dell’Allegato A 
  2. che chi la detiene intenda o debba disfarsene.
La mancata presenza di una o dell’altra circostanza sarebbe sufficiente per escludere che si tratti di un rifiuto. Tuttavia, l’elenco delle categorie richiamato dalla legge è molto sintetico e generico. La legge indica “Qualunque sostanza, materia o prodotto che non rientri nelle categorie sopra elencate”, quindi qualunque cosa può far parte dell’elenco. In altri termini, la distinzione tra ciò che è rifiuto e ciò che non lo è, è tutta legata al concetto di “disfarsi."
Quindi il piano di riassetto per i rifiuti presentato al Comune di Monte San Giovanni Campano soddisfa totalmente il VII Programma d'Azione Europeo per l'AMBIENTE;  soddisfa inoltre criteri di efficienza, economicità e risparmio producendo lavoro diretto e indotto.


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