lunedì 18 dicembre 2023

MSGC - La mancanza del report di sostenibilità condanna all'arretratezza le future generazioni.



Il Comitato Civico Free Monte si aspettava dalla parte giovane (si fa per dire) di questa amministrazione comunale la stesura del report di sostenibilità ossia il documento che rappresenta le preoccupazioni sociali ed ecologiche Il della Pubblica Amministrazione nella prestazione dei servizi , nella realizzazione delle opere pubbliche e nei rapporti con le parti interessate. Quindi almeno è appurato che il report di sostenibilità è una risorsa immateriale che è indispensabile per il futuro del nostro territorio.

Presentare il report di sostenibilità significa mostrarsi consapevoli e responsabili nell’adeguarsi al rispetto dell’ambiente e ai bisogni della comunità. E’ indispensabile per creare un’immagine dell’amministrazione comunale affidabile e rispettosa delle leggi Regionali e Nazionali. La consapevolezza di far bene, fa venire idee nuove per accedere a finanziamenti necessari per migliorare i servizi, partecipare a meeting dove confrontarsi con realtà simili nonché avere la possibilità di partecipare a progetti  ambientali e sociali.

Free Monte , intanto, spiega finalmente il concetto di sviluppo sostenibile con parole semplici: Per sviluppo sostenibile si intende lo sviluppo che soddisfi sia le esigenze della generazione attuale che di quelle future con scelte orientate al profitto , al benessere e al miglioramento della qualità della vita.

I contenuti del bilancio di sostenibilità hanno elementi minimi che danno molto fastidio agli amministratori comunali ed infatti si articola con

la lettera del sindaco agli stakeholder (portatori di interessi compresi quelli diffusi) ;

una nota metodologica, (tra cui redazione del report, processo di engagement ed analisi di materialità);

il profilo dell’organizzazione (mission, offerta dei servizi e dimensione sul territorio, valori, organizzazione interna);

la governance e strategia (informazioni sulla struttura di governo dell’organizzazione ed esplicitazione della strategia di sostenibilità);

la rendicontazione degli aspetti di materialità, che può essere scomposta per stakeholder (clienti, fornitori, dipendenti, comunità locale, ambiente) o per tipologia d’impatto (sull’economia, l’ambiente o l’aspetto sociale).

La trasparenza (un optional per chi risponde in modo evasivo agli accessi agli atti)

Ed infine la certificazione del bilancio di sostenibilità  che deve essere fatta da un ente terzo per  fugare  ogni dubbio per il rispetto delle linee guida.

Free Monte vuole essere ancora più chiaro con un esempio calzante: Nel report di sostenibilità verrebbe indicata la spesa di circa 400.000 euro l’anno per l’acquisto di energia da parte del Comune . Una spesa insostenibile e in contrasto con lo sviluppo sostenibile di Monte San Giovanni Campano . Con il bilancio di sostenibilità gli stakeholder vengono interrogati dal sindaco. Le risposte potrebbero essere tante ed articolate per la produzione di energia pulita , per la creazione di una Comunità dell’Energia o più semplicemente per formare un gruppo di acquisto per l’energia a costi più bassi , per convenzioni dirette con chi la produce o per diventare produttore di energia insieme ai Cittadini comportandosi da Prosumer (consumatore e produttore).

Dalla semplice lettura di questo post è chiaro, anche a chi non vorrebbe capirlo per pregiudizio, che il report di sostenibilità è importantissimo per la comunità e per la qualità della vita dei cittadini. Se la spesa di circa 400.000 euro l’anno per l’energia venisse azzerata trasformando il Comune in “Prosumer” quei soldi potrebbero essere usati per l’istituzione di altri servizi , per costruire opere pubbliche per milioni di euro o per pagare i debiti che sono davvero tanti. Il Comune dovrebbe avere la missione di migliorare la qualità della vita dei cittadini senza trattarli da sudditi imponendo scelte politiche sbagliate difficilmente riparabili dalle amministrazioni comunali future. Da qui diventa evidente che pagare 400.000 euro di energia l’anno è chiaramente insostenibile perché quella spesa può essere azzerata con investimenti mirati e soprattutto  con la partecipazione della comunità che ne può trarre  beneficio sicuro.

A proposito! questo era solo un esempio. La stessa cosa vale per la grande aquantità di carta acquistata il cui consumo potrebbe essere ridotto al lumicino con un efficiente piano per la digitalizzazione; Per i carburanti delle autovettura con una oculata opera di decarbonizzzione; per le opere pubbliche  con la costruzione di edifici passivi,  per l'elimiazione del digital divide,  per il TPL da sostituire  con il car Pooling, il car Sharing e con i servizi a chiamata ma forse è troppo per chi ha come grande pensiero a "quante t'è ite l'uoglie" o  a  realizzare eventi dedicati al turismo senza avere uno straccio di infrastruttura dedicata.




Nessun commento:

Posta un commento

MSGC - La condanna della Corte dei Conti per gli aiuti ai diversamente poveri.

La vicenda  conosciuta da tutti come "FINTI POVERI" che  si trascina da anni  nelle sedi giudiziarie di Roma e Frosinone in due di...