domenica 29 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - 3273 Disoccupati iscritti con fede -

Quando si legge sui giornali che al Centro per l'Impiego di Sora ci sono iscritti 3273 Monticiani scatta la molla automatica che in fin dei conti potrebbero rappresentare circa 1/4 della popolazione ma andando ad approfondire i dati demografici ci si rende immediatamente conto che la situazione passa in modalità "Emergenza Umanitaria".
La popolazione di Monte San Giovanni Campano nel 2014 era formata da  12930 abitanti con un indice di vecchia pari a 148,7.
Precisamente ogni 148,7 anziani erano presenti 100 giovani.
I dati precisi della distribuzione per età delle persone si possono rilevare dai dati ISTAT di seguito illustrati nella tabella:

Dalla tabella risulta quindi che la popolazione in età lavorativa, ad esclusione della fascia 15/19 anni che oggettivamente e salvo rarissime eccezioni studia,conta 7125 soggetti in attività lavorativa ai quali però bisogna togliere 840 p'ersone in età pensionabile nel 2015 ed aggiungere in eccesso 616 persone della fascia che entra nell'età lavorativa. Il dato è considerato in eccesso perchè la fascia considerata è quella compresa tra i 15 e i 19 anni. In totale e per eccesso gli abili al lavoro teoricamente potrebbero essere non più di 6901 nel 2015 che rappresentano meno della metà dell'intera popolazione.
Se le persone idonee al lavoro sono 6901 e i disoccupati sono 3273 quale è la percentuale di disoccupazione reale sul territorio di Monte San Giovanni Campano? Con la debita proporzione la percentuale che si ottiene è il 47,42% con oscillazioni sul percentile microscopiche.
L'Istat fa un quadro ben preciso della popolazione e solo l'osservazione della tabella avrebbe dovuto far meditare gli amministratori scalzando in loro concezioni retrive verso quelle più moderne del metodo matematico fornito dalle scienze Statistiche che viene riportato di seguito nel riassunto per il 2014 che è fin troppo ottimistico in alcuni casi come ad esempio nella considerazione della fascia lavorativa compresa tra i 15 e 64 anni di età quando è sotto gli occhi di tutti che salvo qualche caso eccezionale la fascia di età compresa tra i 15 e i 19 anni è impegnata negli studi.


Il numero delle famiglie residenti è stato nel 2013 pari a 5010  ma si è ridotto nel 2014 anche se l'indice di mortalità e di natalità sono pari a zero in quanto c'è stato flusso migratorio. Sono andati via da Monte San Giovanni Campano ben 158 persone nel 2013, 168 nel 2012 e 133 nel 2011.
Rapportando i dati in possesso e riferibili quindi a 5010 famiglie non si può fare a meno di notare che ogni famiglia ha mediamente 1,5 disoccupati a carico e la percentuale dei disoccupati per il numero delle famiglie corrisponde ad una cifra stratosferica che nello specifico fa 65,32% calcolato in ribasso.


 La situazione che si è creata ha palesi corresponsabilità nella politica locale che ha preferito tacere la situazione per opportunismo politico elettorale. La realtà è stata abilmente  nascosta dai politici locali che hanno giocato sulle avverse fortune  in quanto è ovvio che con il miraggio  del lavoro sono in tanti che si vanno a raccomandare con futura riconoscenza pur di avere la speranza di  un lavoretto. Ancora più sottili e per  tornaconto politico relativo alla quadratura dei conti dello stipendificio locale hanno aumentato la pressione fiscale alle famiglie e in particolar modo a tutti gli occupati e ai pensionati che sono le uniche fasce di popolazione in grado di poter pagare creando di fatto assenza di liquidità sul territorio e la conseguente chiusura delle attività di commercio e artigiane perchè proprio la fascia PAGANTE è già impegnata a sostenere le famiglie dei disoccupati per motivi di intrecci dovuti alle parentele ascendenti, discendeti e per motivi umanitari. Insomma sono riusciti a ricostruire nel concreto il classico "cane che si morde la coda". Tutto questo mette in evidenza una situazione tragica e nelle situazione "sporche" chi sguazza sono sempre i malavitosi e in particolare questo è il caso classico dove il prestito usuraio prende "piede" arrecando maggiori disgrazie a chi è già colpito dalle avverse fortune e di quì il campanello di allarme delle molteplici proprietà andate all'asta o che ci stanno per andare.
Una tendenza che difficilmente potrà cambiare perchè le politiche attuate rappresentano una "AVVENTURA SENZA RITORNO" in quanto lo sforzo economico relativo alle tasse esose che l'Ente Comune chiede ai Cittadini non servirà per investimenti futuri  e produttivi ma solo per mantenere le spese correnti. Di fatto niente incentivi a forme occupazionali o politiche per gli investimenti produttivi, niente sgravi fiscali o dilazioni solo ed esclusivamente saldo del debito con interessi fuori dalla Grazia di Dio e litigiosità che comporta sempre maggiori spese Giudiziarie e di assistenza legale.
Appare palese quindi che non resta altro da fare con questi amministratori che raccomandarsi a forze sovrannaturali, avere tanta fede e pregare tanto perchè solo un miracolo potrà cambiare la situazione che si è ingarbugliata ancor di più con i debiti contratti fino al 2042.
Il marasma diventerà completo se al numero dei disoccupati verrà aggiunto il numero delle Signore Casalinghe che sono lavoratrici volontarie e a titolo gratuito per la propria famiglia.

sabato 28 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - l'importante è ostentare la fede -

Il Capoluogo di Monte San Giovanni Campano è in CHIUSURA. Sembra  strano ma il centro storico è in chiusura per una concomitanza di fattori procurati dalle scelte politiche sbagliate.
Dopo la quasi totale chiusura delle attività produttive relative al commercio e l'antecedente chiusura di tutte le attività produttive di tipo artigiano è in chiusura persino quella che fino ad ora era considerata una "attività" infallibile: Chiude il Convento dei frati come hanno già chiuso altre chiese.  Prestissimo chiuderà la scuola superiore ridotta ai minimi termini, con una manciata di ragazzi iscritti che di fatto stanno vivendo la loro gioventù tra i vecchi.





Chiuderà i suoi uffici anche la ASL perchè qualche scienziato ha pensato bene di dotare gli uffici del CUP, la Guardia Medica e il Consultorio di barriere architettoniche insormontabili. Insomma la chiusura delle strutture e delle attività si accompagna a quella chiusura mentale che contraddistingue la politica locale legata al consenso tramite la realizzazione dei marciapiedi, l'installazione dei pali della luce o tramite la persuasione rivolta ai cittadini  che oramai sono convinti di ricevere piaceri personali quando invece si tratta solo di diritti.


I politici locali sono troppo impegnati a fare le strade in cemento armato per rendersi conto di quello che accade. Come gli squali nel momento della frenesia predatoria si sono buttati  per le campagne a far voti con la costruzione  di strade inutili che sono rigorosamente senza fogna, senza marciapiede e senza predisposizione per l'impianto elettrico perchè legate alla vecchia concezione che svolge il seguente teorema: La realizzazione di un'opera pubblica è proporzionata al numero dei voti che procura. Più volte viene ritoccato il progetto originale fasullo , più piaceri si fanno credere e più voti si ottengono. Di fatto quando si fa una strada che serve alle pecore per recarsi alla mungitura si domanda solo dopo  un paio di anni se serve la fogna e solo dopo un ulteriore lasso di tempo postumo alla realizzazione dell'impianto   fognario si può pensare ad un ulteriore intervento per i famosi PALI della LUCE.






 Intanto il politico afferente, inconcludente e arrogante con questo metodo retrivo ma collaudato ottiene i famigerati voti perchè è andato casa casa ad annunciare le opere pubbliche come un favore assoluto che farà innalzare il valore dei terreni alle famiglie confinanti con le nuove strade. A tutta questa espressione di demagogia allo stato puro  si aggiunge il famoso taglio degli alberi. Per puro caso ogni volta che si allarga una strada o se ne fa una nuova, per permettere il passaggio ai "cani pizzigli" e alle Faine o meglio ancora che servono per agevolare la raccolta degli asparagi, sistematicamente c'è l'abbattimento degli alberi e solo il Padreterno è a conoscenza di quale sia la ragione anche se maliziosamente è facile da immaginare.
Questo modo di pensare che andava di moda nel periodo della ricostruzione post bellica ci ha fatto perdere tutti i bandi legati allo sviluppo sostenibile e addirittura sono stati persi fondi già assegnati per il fotovoltaico, non ci ha permesso di partecipare a bandi per la Smart City, per la mobilità sostenibile, per la sicurezza dei cittadini, per l'illuminazione intelligente ma in compenso ci ritroviamo strade in cemento armato che non portano da nessuna parte o meglio terminano davanti ad una pianta di ulivo, strade in cemento che hanno coperto un antico tracciato storico cancellandolo per sempre, più di 2500 punti luce con illuminazione mista, infrazioni dell'Unione Europea e tanti DEBITI fino alo 2042. In tutto questo marasma l'importante è ostentare la  fede anche se il   comportamento è da miscredente.

Pagamenti conto energia, scambio sul posto e reverse charge: le novità 2015 del GSE

Comincia con numerose novità il 2015 per coloro che hanno impianti per la produzione di energia rinnovabile e devono interfacciarsi con il GSE per la remunerazione degli incentivi. Si tratta di novità procedurali per lo scambio sul posto e nella modalità di fatturazione,  introdotte nel famoso decreto spalmaincentivi Legge 116/14 (che ha toccato la rimodulazione degli incentivi per gli impianti fotovoltaici sopra i 200kW,  gli impianti eolici, idroelettrici e geotermici).



CONTO ENERGIA
La Legge 116/2014, introduce, all’art. 26, nuove modalità operative relative all’erogazione delle tariffe incentivanti dell’elettricità prodotta da impianti solari fotovoltaici in regime di Conto Energia. In particolare, dal 2015 il GSE “eroga le tariffe incentivanti con rate mensili costanti, in misura pari al 90 per cento della producibilità media annua stimata di ciascun impianto, nell’anno solare di produzione ed effettua il conguaglio, in relazione alla produzione effettiva, entro il 30 giugno dell’anno successivo”.

CALCOLO DELLA PRODUCIBILITA’ ANNUA. Il DM 16 ottobre 2014 prevede che la producibilità media annua di ciascun impianto sia stimata sulla base del numero totale di ore di produzione dell’impianto riferite all’anno precedente oppure del numero di ore annue medie, definite in funzione della regione in cui è localizzato l’impianto, qualora non siano disponibili le misure valide riferite a tutti i mesi dell’anno precedente.

PAGAMENTI. I pagamenti in acconto sono effettuati, qualora sia stata superata una soglia di importo pari a 100 euro con cadenza: - quadrimestrale per gli impianti di potenza fino a 3 kW; -trimestrale per gli impianti di potenza superiore a 3 kW e fino a 6 kW; - bimestrale per gli impianti di potenza superiore a 6 kW e fino a 20 kW; -mensile per gli impianti di potenza superiore a 20 kW. I pagamenti in acconto sono eseguiti alla fine del secondo mese successivo a quello del periodo di competenza

ENTRATA IN VIGORE. Le nuove tempistiche e modalità di erogazione delle tariffe incentivanti saranno rese operative dal GSE a partire dalla rata di acconto di competenza del mese di gennaio del 2015. Il pagamento del conguaglio verrà effettuato, laddove sia stata superata una soglia di importo pari a 100 euro, con riferimento alle competenze degli anni precedenti, entro 60 giorni dal mese di ricezione delle misure (relative alla produzione di energia nell’anno precedente rispetto all’anno di erogazione del conguaglio) e, comunque, entro il 30 giugno di ogni anno. In caso di conguaglio negativo, il GSE avvia tutte le azioni necessarie al recupero degli importi non dovuti e alla corretta imputazione dei successivi acconti.

SCAMBIO SUL POSTO
Nel 2015 ci sarà anche un ampliamento della meccanismo dello scambio sul posto, in termini di potenza installabile e di riduzione degli oneri di sistema dovuti per l’energia autoconsumata.
 Il servizio di scambio sul posto, fino al 31 dicembre 2014, può essere applicato, in alternativa al regime di vendita dell’energia elettrica immessa in rete, nel caso di: a) impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza fino a 20 kW, come previsto dal decreto legislativo 387/03; b) impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2007, come previsto dalla legge 244/07 e dal decreto interministeriale 18 dicembre 2008 (la soglia di  200 kW non trova applicazione nel caso del Ministero della Difesa, come previsto dalla legge 99/09 e dal decreto legislativo 66/10); c) impianti cogenerativi ad alto rendimento di potenza fino a 200 kW, come previsto dal decreto legislativo 20/07.

La delibera dell'11 dicembre 612/2014/R/eel dell’AEGGSI modifica ed integra il TISP, prevedendo:
    1.    per gli impianti di potenza fino a 20 kW (inclusi quelli già in esercizio al 1/1/2015) non sono applicati i corrispettivi tariffari a copertura degli oneri generali di sistema sull'energia consumata e non prelevata dalla rete.
    2.    che il corrispettivo unitario di scambio forfetario mensile e annuale sia definito anche nel caso di tariffa D1, a seguito della possibilità, per i clienti domestici in bassa tensione che utilizzano pompe di calore elettriche come unico sistema di riscaldamento delle proprie abitazioni di residenza, di accedere a tale tariffa;
    3.    estendere l'accesso allo scambio sul posto per gli impianti di produzione con potenza fino a 500 kW, per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili che entrano in esercizio a decorrere dall'1 gennaio 2015.


REVERSE CHARGE  DELL ’IVA IN FATTURA
Per effetto di disposizioni fiscali contenute nella Legge di Stabilità 2015 le fatture emesse dal 1° gennaio 2015 nei confronti del GSE per cessione energia elettrica e certificati inerenti l’energia elettrica dovranno essere assoggettate al regime di “reverse charge”. Questo riguarda le "cessioni di gas e di energia elettrica a un soggetto passivo rivenditore", nonché le operazioni inerenti "certificati relativi al gas e all'energia elettrica”. Il regime di inversione contabile prevede che l'Iva non viene più esposta in fattura dal cedente, ma versata direttamente dall’acquirente. Il regime interessa lo scambio sul posto, i certificati verdi il ritiro dedicato e i trasferimenti di quote di emissione.
Sulla tariffa incentivante in conto energia non veniva già aggiunta l’iva in quanto si tratta di un contributo a fondo perduto reso in assenza di controprestazione.
Da Caseclima

giovedì 26 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - Non è un comune agricolo e neppure turistico -

Oramai è risaputo che la politica ne dice tante a proposito e sproposito ma quì non si capisce più nulla in quanto il paese con una amministrazione è a vocazione prettamente turistica per poi trasformarsi magicamente a vocazione prettamente agricola con l'Amministrazione seguente. Come si dice volgarmente "Non è carne e neppure pesce".
Il Comune però dimostra di avere le idee molto chiare quando definisce il territorio negli atti ufficiali. Si legge infatti sull'Ordinanza n.5 del 20.3.2015 "Considerato che il territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano ha prettamente vocazione agricola con presenza principalmente delle colture arboree dell'olivo"



Ma è questa la realtà unica oppure c'è stata una Legge della Repubblica Italiana che ha definito e classificato il territorio in altro modo?

Correva l'anno 2011 ed era già insediata questa amministrazione Comunale quando entrò in funzione  la norma Brambilla, contenuta nel decreto-legge 98/2011, già in vigore dal 6 luglio 2011. "Questa Legge  prevede che gli esercizi commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande non siano più tenuti al rispetto degli orari di apertura e di chiusura, all’obbligo della chiusura domenicale e festiva e all’obbligo della mezza giornata di chiusura infrasettimanale. Questa liberalizzazione (art.35 c.6) è introdotta per tutti gli esercizi che si trovano nelle località turistiche o nelle città d’arte italiane, così come individuate dagli elenchi regionali.
I REGOLAMENTI COMUNALI
I regolamenti comunali in contrasto con la normativa primaria, cui abbiano dato attuazione le Regioni predisponendo gli elenchi dei Comuni ad interesse turistico, vanno disapplicati, perché contro la legge.
IN QUALI COMUNI SI APPLICA
Abbiamo chiesto alle Regioni di fornire gli elenchi dei Comuni a vocazione turistica adottati. In allegato gli elenchi di quelle che hanno risposto, per un totale di 1500 comuni per 12 Regioni e una provincia autonoma. Non abbiamo invece avuto tali elenchi dalle Regioni: Liguria, Umbria, Campania, Calabria, Sardegna, Abruzzo, Marche e dalla provincia autonoma di Bolzano. Si invitano pertanto i sindaci e gli esercenti che volessero approfittare della nuova normativa, le cui imprese hanno sede in tali Regioni, a verificare con l’ amministrazione regionale l’appartenenza del proprio comune a tali elenchi e, nel caso essi non fossero mai stati prodotti, a seguire la procedura di ricorso al Tribunale amministrativo sopra indicata per fare valere il proprio legittimo diritto.
L'elenco dei comuni nei quali é già possibile la liberalizzazione, ovvero gli esercenti non sono più tenuti a rispettare l'orario di apertura e chiusura settimanale e l'obbligo di chiusura domenicale e festiva, é consultabile sul sito www.governo.it
LAZIO
COMUNI A PREVALENTE ECONOMIA TURISTICA: Acquafondata, Acuto, Ausonia, Collepardo, Colle San Magno, Esperia, Filettino, Fiuggi, Gallinaro, Guarcino, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Morolo, Paliano, Pico, Piglio, San Donato Val di Comino, San Giorgio a Liri, Sant'Andrea del Garigliano, Serrone, Settefrati, Torre Cajetani, Trivigliano, Vallerotonda, Aprilia, Bassiano, Fondi, Formia, Itri, Monte San Biagio, Sabaudia, San Felice Circeo, Santi Cosma e Damiano, Sezze, Terracina, Affile, Allumiere, Anguillara"




Logicamente Monte San Giovanni Campano si trova INCLUSO nella norma chiamata BRAMBILLA che elenca in modo perfetto i Comuni Turistici ma a distanza di 4 anni non ne è stato compreso il significato come di sicuro non è stato preso in considerazione  il cambio di direzione che la politica avrebbe dovuto fare senza perdere tempo e denaro.

  Sono questi i momenti in cui si CAPISCE che chi amministra NON conosce quello che amministra perchè Monte San Giovanni Campano è uno dei Comuni del Lazio a vocazione TURISTICA dell'Unione Europea. Quindi è sbagliato il principio, sono sbagliate le finalità degli investimenti sul territorio, è sbagliata la direzione della linea politica come è sbagliato anche il verso. Siamo nel 2015 ed un errore di fondo fatto per mancanza di amore per la propria terra ci ha portati ad una situazione insostenibile dove neppure l'identità del territorio è certa.
L'identità di un terrirorio è una cosa importantissima anche per la progettazione in campo Europeo, per ottenere fondi  e mai come in questi momenti di vacche magre c'è la necessità di sapere per  i progetti dello sviluppo territoriale la direzione giusta. L'Unione Europea ha  dato indicazioni per il turismo che servono per capire quali progetti possono essere finanziati:

  • preservare le risorse naturali e culturali
  • limitare l'impatto negativo sulle destinazioni turistiche, anche in termini di sfruttamento delle risorse naturali e di produzione di rifiuti
  • promuovere il benessere della comunità locale
  • ridurre il carattere stagionale della domanda
  • limitare l'impatto ambientale dei trasporti legati al turismo
  • rendere il turismo accessibile a tutti
  • migliorare la qualità del lavoro nel turismo.

La comunicazione (COM(2007)621 def.) stabilisce i principi per far fronte a queste sfide:
  • adottare un approccio olistico e integrato
  • pianificare in un'ottica di lungo termine
  • adottare un ritmo di sviluppo adeguato
  • coinvolgere tutte le parti interessate
  • utilizzare le migliori conoscenze disponibili
  • minimizzare e gestire il rischio
  • riflettere l'impatto delle attività nei costi
  • fissare dei limiti e rispettarli
  • esercitare un monitoraggio costante.
Un approccio sostenibile al turismo porterà allo sviluppo di prodotti e servizi turistici innovativi e di qualità, rendendo ancora più attrattive le destinazioni europee.
Sono stati sviluppati numerosi prodotti e servizi transnazionali sostenibili di turismo tematico che potrebbero contribuire alla crescita dell'industria turistica (itinerari culturali tematici che attraversano diversi paesi, piste ciclabili, ecoturismo, turismo sportivo, turismo enogastronomico, turismo della salute e del benessere, turismo basato sui siti naturali protetti, turismo naturalistico, turismo storico, turismo religioso e di pellegrinaggio, agriturismo, turismo rurale, turismo marittimo o del patrimonio culturale subacqueo, turismo del patrimonio industriale, ecc.).
Per rafforzare la competitività dell'industria turistica europea la Commissione incoraggia la diversificazione dell'offerta di prodotti e servizi. Sostenendo i progetti che promuovono il turismo tematico sostenibile, l'UE punta a:
  • rafforzare la cooperazione transnazionale in materia di turismo sostenibile
  • promuovere una maggiore partecipazione delle PMI e degli enti locali
accrescere la competitività dell'industria turistica attraverso una maggiore diversificazione in questo settore.
Non è stato fatto nulla in questo senso e non saranno certo  le strade di calcestruzzo realizzate in aperta campagna con i fondi UE a soddisfare lo sviluppo del turismo con le modalità richieste dell'Unione. COMPLIMENTI per il cemento che è gettato davvero bene.


Una delle strade in calcestruzzo realizzate con i fondi dell'UE
































martedì 24 marzo 2015

Milano Expò 2015 -Sul territorio della provincia di Frosinone si predica bene e si razzola malissimo -

Il territorio della Provincia di Frosinone rappresenta l'esempio di contraddizione più eclatante che ci possa essere sulla terra . Sono stati pubblicizzati i prodotti locali di nicchia tanto da portarli a Milano Expò ma prima non è stato fatto nulla e nel frattempo si continua a non fare nulla per conservare integro l'Ambiente in cui vengono coltivati o trasformati proprio i prodotti che diventano di eccellenza.

"Nojo volevon savuar l'indrisse..."

Quindi è ritenuto normale avere l'inceneritore (chiamato magistralmente TERMOVALORIZZATORE), alcuni impianti di gassificazione, depuratori delle acque reflue assenti o poco funzionali con tanto di Infrazione UE, avere eternit presente a macchia di leopardo, polveri sottili a gogò, usare diserbanti con brevetto rigorosamente originale della Monsanto, detenere un consistente numero di  discariche a cielo aperto, rifiuti speciali abbandonati, usare fertilizzanti chimici, presenza di BetaEsaclorocicloesano e diossine ...




Insomma un ambientino non proprio adatto a produzioni salubri o di genuina fattura. Se a queste stranezze si aggiungono le produzioni ammalorate di olive e castagne non si riesce a capire cosa possa essere rimasto di integro. In buona sostanza che stanno portando a Milano Expò 2015? Cari il Gatto e il Gatto della provincia di Frosinone a Milano già la hanno robetta del genere che subisce questi trattamenti... diretti e indiretti.

giovedì 19 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - Un popolo di anziani - 148,7 anziani per ogni 100 giovani

La programmazione futura di qualsiasi attività dell'Ente Comune non potrà fare finta di nulla e neppure potrà scherzare tanto con la popolazione sempre più anziana e  che già da ora ha bisogni che sono ignorati.
Non si potranno più fare tagli ai Servizi Sociali e si dovranno creare servizi adatti alla popolazione che non è più giovane. Gli spazi comuni dovranno essere concepiti diversamente e su tutto penderà la dislocazione degli uffici pubblici che dovranno raggiungere la popolazione. Dovrà essere l'Ente Comune a raggiungere i Cittadini e non come è stato fin ora il contrario. Quindi si dovrà fare per forza maggiore la dematerializzazione degli uffici pubblici con sradicamento totale della retriva concezione di Ufficio Comunale stabile e di tronfia istituzione. Il mancato sviluppo socio economico con un reddito pro capite INFIMO, le tasse imposte senza ragionevolezza hanno portato alla minore costituzione di nuove famiglie, alla mancata nascita di bambini, all'emigrazione ed ha invecchiato la società che è sempre più longeva grazie alle cure mediche e famigliari.




Per abbassare l'indice di vecchiaia non è bastata neppure l'immigrazione con i 517 stranieri che hanno scelto come luogo di residenza Monte San Giovanni Campano



Infine la presenza in età scolare  indica chiaramente la debacle demografica con percentuali ad una sola cifra che comprendono comunque gli scolari figli di immigrati stranieri in continua crescita.






mercoledì 18 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - Miracolo improvviso , continuo e che che è in pieno svolgimento -

Bisognava pregare prima e molto di più.
Quando si parla  con un professionista e si scorge in lui l'estro e la capacità di organizzazione è anche un piacere ascoltarlo. Ieri sono stati letti i risultati della raccolta differenziata  e tanto è bastato per capire che la Madonna ha intercesso presso l'Altissimo, insieme a S. Anna, S.Tommaso, S. Lorenzo, S. Francesco ed altri per ottenere il MIRACOLO che puntualmente si è verificato per l'intera comunità Monticiana. E quindi Viva Maria! Nello specifico è troppo grosso il FARDELLO e non resta che  condividerlo. Il MIRACOLO c'è stato senza ombra di ragionevole dubbio e ora si deve solo aspettare che venga certificato anche dalla Chiesa. L'evento sovrannaturale consiste nel fatto che dopo 4 anni i rifiuti conferiti dalla popolazione si sono ridotti improvvisamente, da un giorno all'altro, e spontaneamente del 40% circa che tradotti in quantità annuale fanno una enormità e il tutto è avvenuto spontaneamente senza che l'uomo gli abbia posto mano. Trasmigrazione della materia, Antimateria, Aberrazione del Principio di conservazione della massa ecc ecc. tutte ipotesi valide per nuovi studi sulla FISICA e sulla CHIMICA che di sicuro saranno fatti dalla Comunità Scientifica per Monte San Giovanni Campano.  Speriamo di cavarcela al cospetto di un evento Divino di simile portata perchè ci si sente davvero piccoli difronte all'inspiegabile, alla grandezza incommensurabile e soprattutto difronte al pensiero che questo MIRACOLO sarebbe potuto avvenire prima se i precedenti Amministratori avessero pregato di più come hanno fanno quelli attuali.


 In modo perfettamente laico non si riesce a  dare una spiegazione logica a quanto è avvenuto e questa notte si sono rotti gli indugi e si è scelta la raccomandazione a Dio per una profonda illuminazione e finalmente è arrivata  una unica spiegazione: PER ANNI ABBIAMO PAGATO TUTTI IMMONDIZIA IN PIU' e PER ALTRI. Solo l'Altissimo sa di chi è quell'immondizia in più che abbiamo pagato tra l'altro in modo esagerato e vergognoso. Siccome non si può essere  ragionevoli verrà coinvolta  la Guardia di Finanza e nello specifico la Polizia Tributaria tanto per avere il conforto dei numeri da persone esperte in modo che il MIRACOLO appena avvenuto possa essere omologato anche dalla REPUBBLICA ITALIANA. Infine nella modalità CREDENTE si  spera che il modello religioso dei pellegrinaggi, processioni e pentimenti venga esportato a tutti gli altri Comuni in modo da poter ottenere lo stesso beneficio per tutti.

domenica 15 marzo 2015

Le elettriche Chevrolet Bolt e Tesla Model III da oltre 320 Km di autonomia.

La Bolt sarà prodotta in serie. Il progetto era così concreto da lasciare poco spazio ai dubbi, ma ora la certezza arriva direttamente dalla casa madre: in occasione del Salone di Chicago, il presidente di GM Nord America Alan Batey ha confermato che la Chevrolet produrrà un'auto elettrica sul modello della concept Bolt




Presentata a inizio gennaio al Salone di Detroit. Sarà costruita nell'impianto di Orion, vicino a Detroit, e sarà destinata inzialmente agli Stati Uniti (in Europa, il marchio Opel ha promesso la commercializzazione di modelli elettrici ma non ha ancora comunicato dettagli). Secondo la GM, la Bolt cambierà il panorama auto perché offrirà un'elevata percorrenza – la stima è di 200 miglia, ossia 320 km – e costerà relativamente poco: 30.000 dollari, l'equivalente di 26.300 euro. Da Il Fatto Quotidiano
Non si può certo negare che la Tesla sia rimasta con le mani in mano tanto è vero che è in lavorazione la Model III. Avrà caratteristiche molto simili nelle prestazioni e nel prezzo alla neonata Chevrolet. Il 2016 sarà un anno interessantissimo per le autovetture elettriche che finalmente hanno superato la soglia fatidica dei 300 Km di autonomia. Nella foto la Model III della Tesla

Monte San Giovanni Campano partecipa un "tantino" ad Expò 2015

Il Comune di Monte San Giovanni Campano non risulta nella rete dei Comuni Patrocinanti al Consorzio EcceItalia - Consorzio delle Eccellenze d'Italia - costituito dalla rete dei Comuni aderenti al Club I Borghi più Belli d'Italia. Quindi partecipa in rete , NON è Ente Patrocinante e  NON ha nessuna azienda nella RETE delle ECCELLENZE al giorno 15 Marzo 2015 Rete delle eccellenze.
Insomma il Comune chiede agli imprenditori e artigiani di iscriversi al Consorzio EcceItalia Come aderire a EcceItalia ma non concede il suo patrocinio all'iniziativa. Come dire armatevi e partite per riempitura?


Quali sono le condizioni per la partecipazione? Semplice basta prendere contatto e iscriversi versando la quota di iscrizione di 444,oo euro per gli artigiani e 880,oo euro per le atre attività produttive.
Come si diventa azienda di eccellenza? Non è dato saperlo perchè il sito non da spiegazioni nel merito che però si trovano in modo sibillino sullo statuto del consorzio:                       "Il Comitato scientifico elabora la Carta di Qualità
determinando con precisione le caratteristiche necessarie per poter ammettere nuovi soci, sviluppando altresì le tematiche di eccellenza e qualità e declinando le stesse in tutti i settori promossi dal consorzio. La Carta di Qualità sarà sottoposta ad approvazione del Consiglio Direttivo e resa immediatamente applicabile nei confronti di tutti i consorziati."

Il Consorzio però quando parla di Eccellenze Locali si riferisce alla Carta di Qualità redatta  dal Comitato Scientifico e allora la domanda sorge spontanea: Le aziende di Monte San Giovanni Campano che parteciperanno ad Expò 2015, dopo aver pagato il contributo, saranno sottoposte alle regole redatte dal Comitato Scientifico e quindi saranno garantiti i consumatori o gli acquirenti oppure è una cosa che si dovrà fare in futuro perchè anche lo Statuto parla al tempo futuro e  specifica che "La Carta di Qualità sarà sottoposta ad  approvazione del Consiglio Direttivo e resa immediatamente applicabile nei confronti di tutti i Consorziati"?

Nello specifico la Carta di Qualità è stata redatta oppure no? Domanda che verrà girata al Comune di Monte San Giovanni Campano e al Consorzio perchè l'opportunità di partecipare anche per soli 2/3 giorni ad un evento di fama MONDIALE non può essere come il gioco d'azzardo che in questo caso si potrebbe trasformare in roulette russa.

sabato 14 marzo 2015

Il bucato è high-tech.

Arriva Dolfi, il mouse per lavare i panni che può trasformare qualsiasi lavandino in una lavatrice virtuale, anche senza detersivo. Come? Utilizzando gli ultrasuoni che modulati dal trasduttore, affrontano lo sporco e i batteri, fino al livello microscopico, lasciando i vestiti freschi, puliti, e soprattutto, non danneggiati. Finora tale tecnologia è stata usata per pulire gioielli, occhiali, orologi, strumenti odontoiatrici e chirurgici, efficace anche per disintegrare le cellule biologiche in laboratorio, ma non ancora in ambito domestico.
 “L’idea di Dolfi mi è venuta dopo alcune esperienze terribili con le lavanderie durante i miei lunghi viaggi” spiega Lena Solis, fondatrice della startup.
Il nome Dolfi è un omaggio al delfino, uno degli animali più intelligenti del nostro pianeta, che utilizza gli ultrasuoni per orientarsi, grazie al suo doppio sonar.
 
 
 
La tecnologia è stata sviluppata da MPI Ultrasonics, un laboratorio d’ingegneria svizzero, con 25 anni d’esperienza, mentre il design è di André Fangueiro dello Studio Lata. Questo dispositivo consuma l’80 % di energia in meno rispetto a una lavatrice convenzionale, senza contare il risparmio d’acqua!
Dolfi, che può essere utilizzato anche sui tessuti delicati come la seta e il cashmere, probabilmente non sostituirà la tradizionale lavatrice, ma cambierà la nostra esperienza di lavaggio.
 
 
Si può preordinare ora su IndieGoGo per 89 dollari. Da WWW. Esolidal.com

Ha l’aspetto e la dimensione di una saponetta, ma trasforma qualsiasi lavandino, in viaggio o a casa, in una lavatrice virtuale, in grado di pulire, anche senza detersivo, gli indumenti in mezz’ora. Finalmente un mouse per lavare i panni! Arriva il bucato high-tech? Dolfi è il dispositivo di lavaggio più piccolo e più soft al mondo! Il concept è rivoluzionario, perché utilizza la tecnologia degli ultrasuoni, tradizionalmente usata per pulire gioielli, occhiali, orologi, strumenti odontoiatrici e chirurgici, efficace anche per disintegrare le cellule biologiche in laboratorio, ma è inedita in ambiente domestico. Le onde sonore ultrasoniche, modulate dal trasduttore, affrontano lo sporco e i batteri, fino al livello microscopico, lasciando i vestiti freschi, puliti, e soprattutto, non danneggiati. 
Il nome Dolfi è un omaggio al delfino, uno degli animali più intelligenti del nostro pianeta, che utilizza gli ultrasuoni per orientarsi, grazie al suo doppio sonar. "L'idea di Dolfi mi è venuta dopo alcune esperienze terribili con le lavanderie durante i miei lunghi viaggi” spiega Lena Solis, fondatrice della startup Dolfi. L’innovativa tecnologia è stata sviluppata da MPI Ultrasonics, un laboratorio d’ingegneria svizzero, con 25 anni d’esperienza, mentre il design è di André Fangueiro dello Studio Lata. Questo dispositivo compatto ma potente, consuma 80 % d’energia in meno, di una lavatrice convenzionale, senza contare il risparmio d’acqua: il pianeta ringrazia! Dolfi, che può essere utilizzato anche sui tessuti delicati come la seta e il cashmere, probabilmente non sostituirà la tradizionale lavatrice, ma cambierà la nostra esperienza di lavaggio. Si può preordinare ora su IndieGoGo per 89 dolla
- See more at: http://www.futurix.it/2015/01/dolfi-la-prima-lavatrice-tascabile_17.html#sthash.6gouToJW.dpuf
Le onde sonore ultrasoniche, modulate dal trasduttore, affrontano lo sporco e i batteri, fino al livello microscopico, lasciando i vestiti freschi, puliti, e soprattutto, non danneggiati. 
Il nome Dolfi è un omaggio al delfino, uno degli animali più intelligenti del nostro pianeta, che utilizza gli ultrasuoni per orientarsi, grazie al suo doppio sonar. "L'idea di Dolfi mi è venuta dopo alcune esperienze terribili con le lavanderie durante i miei lunghi viaggi” spiega Lena Solis, fondatrice della startup Dolfi. L’innovativa tecnologia è stata sviluppata da MPI Ultrasonics, un laboratorio d’ingegneria svizzero, con 25 anni d’esperienza, mentre il design è di André Fangueiro dello Studio Lata. Questo dispositivo compatto ma potente, consuma 80 % d’energia in meno, di una lavatrice convenzionale, senza contare il risparmio d’acqua: il pianeta ringrazia! Dolfi, che può essere utilizzato anche sui tessuti delicati come la seta e il cashmere, probabilmente non sostituirà la tradizionale lavatrice, ma cambierà la nostra esperienza di lavaggio. Si può preordinare ora su IndieGoGo per 89 dolla
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Le onde sonore ultrasoniche, modulate dal trasduttore, affrontano lo sporco e i batteri, fino al livello microscopico, lasciando i vestiti freschi, puliti, e soprattutto, non danneggiati. 
Il nome Dolfi è un omaggio al delfino, uno degli animali più intelligenti del nostro pianeta, che utilizza gli ultrasuoni per orientarsi, grazie al suo doppio sonar. "L'idea di Dolfi mi è venuta dopo alcune esperienze terribili con le lavanderie durante i miei lunghi viaggi” spiega Lena Solis, fondatrice della startup Dolfi. L’innovativa tecnologia è stata sviluppata da MPI Ultrasonics, un laboratorio d’ingegneria svizzero, con 25 anni d’esperienza, mentre il design è di André Fangueiro dello Studio Lata. Questo dispositivo compatto ma potente, consuma 80 % d’energia in meno, di una lavatrice convenzionale, senza contare il risparmio d’acqua: il pianeta ringrazia! Dolfi, che può essere utilizzato anche sui tessuti delicati come la seta e il cashmere, probabilmente non sostituirà la tradizionale lavatrice, ma cambierà la nostra esperienza di lavaggio. Si può preordinare ora su IndieGoGo per 89 dolla
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Le onde sonore ultrasoniche, modulate dal trasduttore, affrontano lo sporco e i batteri, fino al livello microscopico, lasciando i vestiti freschi, puliti, e soprattutto, non danneggiati. 
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biologiche in laboratorio, ma è inedita in ambiente domestico. Le onde sonore ultrasoniche, modulate dal trasduttore, affrontano lo sporco e i batteri, fino al livello microscopico, lasciando i vestiti freschi, puliti, e soprattutto, non danneggiati. 
Il nome Dolfi è un omaggio al delfino, uno degli animali più intelligenti del nostro pianeta, che utilizza gli ultrasuoni per orientarsi, grazie al suo doppio sonar. "L'idea di Dolfi mi è venuta dopo alcune esperienze terribili con le lavanderie durante i miei lunghi viaggi” spiega Lena Solis, fondatrice della startup Dolfi. L’innovativa tecnologia è stata sviluppata da MPI Ultrasonics, un laboratorio d’ingegneria svizzero, con 25 anni d’esperienza, mentre il design è di André Fangueiro dello Studio Lata. Questo dispositivo compatto ma potente, consuma 80 % d’energia in meno, di una lavatrice convenzionale, senza contare il risparmio d’acqua: il pianeta ringrazia! Dolfi, che può essere utilizzato anche sui tessuti delicati come la seta e il cashmere, probabilmente non sostituirà la tradizionale lavatrice, ma cambierà la nostra esperienza di lavaggio. Si può preordinare ora su IndieGoGo per 89 dolla
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Monte San Giovanni Campano - Bellum omnium contra omnes -

E' morto il Genius Loci e Monte San Giovanni Campano ha perso la propria identità e il carattere. Non c'è più nessun tipo di caratteristica socio- culturale, di linguaggio, di abitudine che lo possano distinguere o caratterizzare ed è diventato un territorio senza anima. Da società rurale a società dormitorio senza passare per nessun altra caratterizzazione perchè non ci ha sfiorato nemmeno l'industrializzazione e non è bastato un documento della Regione Lazio per farla diventare a vocazione turistica. 




E' mancata la programmazione per indirizzare e stimolare  la vocazione del territorio perchè i politici hanno operato e sostenuto la divisione sociale e territoriale perpetuando quello che accadeva nei precedenti regimi che hanno vessato per secoli il territorio prima della Repubblica Italiana. Tutte le frazioni si sono impegnate per avere un qualcosa ma  alla fine dei conti non hanno NULLA. Il risultato fallimentare del divide et impera si è trasformato in debacle economica, campanilismo del nulla, sperequazione economica, contentini personali dati per far tacere le lingue, passività economica al mantenimento dei servizi , rivalità tra frazioni, mancato sviluppo economico, mancata armonizzazione negli investimenti, assenza di progetti mirati tra le frazioni, scompenso abitativo, carenza nei servizi dislocati, assenza di un progetto economico di sviluppo vocazionale del territorio, assenza di competitività e persino odio latente tra le frazioni che hanno ricevuto di meno nei confronti di quelle che hanno ricevuto di più dalle Istituzioni. Bellum omnium contra omnes. Risultato? 6 Comuni in uno solo , tutti e 6 senza anima, senza vocazione e senza futuro perchè ogni frazione è diventata frazione dormitorio,
senza futuro e senza strategia di sviluppo socio economico ma piene di tattiche campanilistiche. Una continua spoliazione sociale basata sul campanilismo propinato come modello vincente o accentrante che alla lunga ha portato impoverimento perchè era ed è afinalistico e che individuava come nemico comune l'odiato Capoluogo reo di aver ospitato in tempi remoti famiglie di pseudo nobili che hanno vessato le campagne. La domanda è la seguente: Che vocazione hanno il Capoluogo, La Lucca, Colli, Chiaiamari, l'Anitrella e Porrino? NESSUNA e negli anni a venire la situazione continuerà a peggiorare perchè se al principio del campanilismo c'è un parziale miglioramento locale subito dopo ne segue il peggioramento per mancanza di strategia comune, di competitività , di programmazione per lo sviluppo che non può essere frazionato o locale. Per stare meglio quì giace!



 Quello che è stato presentato fino a questo momento come sviluppo era ed è solo tattica di decentramento senza programmazione ed è stato attuato esclusivamente per attirare consensi elettorali basati sul risentimento atavico e sulla voglia di rivalsa. I politici raccolgono però una brutta eredità perchè basterà un problema economico inaspettato e ci sarà l'insostenibilità economica come è già accaduto e come tra breve accadrà nuovamente e non ci sarà mai sazietà per l'aumento delle tasse.

venerdì 13 marzo 2015

Il Parcheggio Multipiano ritenuto INUTILE dal Sindaco di Monte San Giovanni Campano è utilissimo per la Smart City

Trasformare il Parcheggio ritenuto inutile dal Sindaco di Monte San Giovanni Campano in quella cosina definita PARCHEGGIO SCAMBIATORE.




Cosa significa Parcheggio Scambiatore?
Parcheggio posto in area periurbana o periferica nel quale è possibile lasciare la propria auto per poi raggiungere il centro della città con mezzi alternativi (quali: trasporto pubblico, veicoli elettrici, biciclette, etc.).
Si tratta di parcheggi destinati soprattutto a quegli utenti che prevedono di effettuare soste di lunga durata fino a poche ore. Favorendo lo scambio modale dal trasporto privato a quello collettivo, tale tipologia di parcheggi ha lo scopo diminuire il traffico diretto in centro Città e liberare conseguentemente nelle zone centrali aree di parcheggio da destinare alla sosta operativa di breve durata (ad esempio per svolgere commissioni urgenti, acquisti, pratiche burocratiche etc.)




 

Come si realizza lo scambio?
Tramite lo BIKE-SHARING (biciclette elettriche in affitto solo quando servono), lo Scooter- Sharing (scooter in affitto solo quando servono) Car - Sharing (autoveicoli elettrici di piccole dimensioni) e servizio navetta elettrica con fermate in prossimità degli uffici pubblici. L'utilizzo esclusivamente cittadino è garantito dal GPS con un errore di 50 centimetri e una volta sforato il centro abitato interessato dal servizio il mezzo oltre a segnalare alla centrale l'allarme lo mette gradualmente fuori uso togliendo potenza.
Come si ottengono i fondi? Facendo domanda direttamente all'Unione Europea per un progetto di Città Intelligente (Sono ancora disponibili 144.000.000,oo di Euro.
Quale è il guadagno? Basterebbe fornire uno dei cimiteri di fotovoltaico e oltre a produrre energia per l'intero progetto si produrrebbe l'energia necessaria per la pubblica illuminazione con un risparmio di oltre 140.000 annui.
Ci sarebbe lavoro diretto e indotto per la realizzazione e  gestione del servizio avveniristico appena descritto e il Comune potrebbe abbassare persino il costo delle luci perpetue ai Cimiteri come di coseguenza le bollette TASI.
Perchè non si fa? Perchè il sole sorge e tramonta da tutte le parti mentre quì è sempre notte.

Villa Latina - il 5 Gennaio 2024 Wine, Cheese, Honey in the Comino Valley con il contributo dell'ARSIAL

  Il Comitato Civico Free Monte   riceve il contributo dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (AR...