giovedì 26 marzo 2015

Monte San Giovanni Campano - Non è un comune agricolo e neppure turistico -

Oramai è risaputo che la politica ne dice tante a proposito e sproposito ma quì non si capisce più nulla in quanto il paese con una amministrazione è a vocazione prettamente turistica per poi trasformarsi magicamente a vocazione prettamente agricola con l'Amministrazione seguente. Come si dice volgarmente "Non è carne e neppure pesce".
Il Comune però dimostra di avere le idee molto chiare quando definisce il territorio negli atti ufficiali. Si legge infatti sull'Ordinanza n.5 del 20.3.2015 "Considerato che il territorio del Comune di Monte San Giovanni Campano ha prettamente vocazione agricola con presenza principalmente delle colture arboree dell'olivo"



Ma è questa la realtà unica oppure c'è stata una Legge della Repubblica Italiana che ha definito e classificato il territorio in altro modo?

Correva l'anno 2011 ed era già insediata questa amministrazione Comunale quando entrò in funzione  la norma Brambilla, contenuta nel decreto-legge 98/2011, già in vigore dal 6 luglio 2011. "Questa Legge  prevede che gli esercizi commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande non siano più tenuti al rispetto degli orari di apertura e di chiusura, all’obbligo della chiusura domenicale e festiva e all’obbligo della mezza giornata di chiusura infrasettimanale. Questa liberalizzazione (art.35 c.6) è introdotta per tutti gli esercizi che si trovano nelle località turistiche o nelle città d’arte italiane, così come individuate dagli elenchi regionali.
I REGOLAMENTI COMUNALI
I regolamenti comunali in contrasto con la normativa primaria, cui abbiano dato attuazione le Regioni predisponendo gli elenchi dei Comuni ad interesse turistico, vanno disapplicati, perché contro la legge.
IN QUALI COMUNI SI APPLICA
Abbiamo chiesto alle Regioni di fornire gli elenchi dei Comuni a vocazione turistica adottati. In allegato gli elenchi di quelle che hanno risposto, per un totale di 1500 comuni per 12 Regioni e una provincia autonoma. Non abbiamo invece avuto tali elenchi dalle Regioni: Liguria, Umbria, Campania, Calabria, Sardegna, Abruzzo, Marche e dalla provincia autonoma di Bolzano. Si invitano pertanto i sindaci e gli esercenti che volessero approfittare della nuova normativa, le cui imprese hanno sede in tali Regioni, a verificare con l’ amministrazione regionale l’appartenenza del proprio comune a tali elenchi e, nel caso essi non fossero mai stati prodotti, a seguire la procedura di ricorso al Tribunale amministrativo sopra indicata per fare valere il proprio legittimo diritto.
L'elenco dei comuni nei quali é già possibile la liberalizzazione, ovvero gli esercenti non sono più tenuti a rispettare l'orario di apertura e chiusura settimanale e l'obbligo di chiusura domenicale e festiva, é consultabile sul sito www.governo.it
LAZIO
COMUNI A PREVALENTE ECONOMIA TURISTICA: Acquafondata, Acuto, Ausonia, Collepardo, Colle San Magno, Esperia, Filettino, Fiuggi, Gallinaro, Guarcino, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Morolo, Paliano, Pico, Piglio, San Donato Val di Comino, San Giorgio a Liri, Sant'Andrea del Garigliano, Serrone, Settefrati, Torre Cajetani, Trivigliano, Vallerotonda, Aprilia, Bassiano, Fondi, Formia, Itri, Monte San Biagio, Sabaudia, San Felice Circeo, Santi Cosma e Damiano, Sezze, Terracina, Affile, Allumiere, Anguillara"




Logicamente Monte San Giovanni Campano si trova INCLUSO nella norma chiamata BRAMBILLA che elenca in modo perfetto i Comuni Turistici ma a distanza di 4 anni non ne è stato compreso il significato come di sicuro non è stato preso in considerazione  il cambio di direzione che la politica avrebbe dovuto fare senza perdere tempo e denaro.

  Sono questi i momenti in cui si CAPISCE che chi amministra NON conosce quello che amministra perchè Monte San Giovanni Campano è uno dei Comuni del Lazio a vocazione TURISTICA dell'Unione Europea. Quindi è sbagliato il principio, sono sbagliate le finalità degli investimenti sul territorio, è sbagliata la direzione della linea politica come è sbagliato anche il verso. Siamo nel 2015 ed un errore di fondo fatto per mancanza di amore per la propria terra ci ha portati ad una situazione insostenibile dove neppure l'identità del territorio è certa.
L'identità di un terrirorio è una cosa importantissima anche per la progettazione in campo Europeo, per ottenere fondi  e mai come in questi momenti di vacche magre c'è la necessità di sapere per  i progetti dello sviluppo territoriale la direzione giusta. L'Unione Europea ha  dato indicazioni per il turismo che servono per capire quali progetti possono essere finanziati:

  • preservare le risorse naturali e culturali
  • limitare l'impatto negativo sulle destinazioni turistiche, anche in termini di sfruttamento delle risorse naturali e di produzione di rifiuti
  • promuovere il benessere della comunità locale
  • ridurre il carattere stagionale della domanda
  • limitare l'impatto ambientale dei trasporti legati al turismo
  • rendere il turismo accessibile a tutti
  • migliorare la qualità del lavoro nel turismo.

La comunicazione (COM(2007)621 def.) stabilisce i principi per far fronte a queste sfide:
  • adottare un approccio olistico e integrato
  • pianificare in un'ottica di lungo termine
  • adottare un ritmo di sviluppo adeguato
  • coinvolgere tutte le parti interessate
  • utilizzare le migliori conoscenze disponibili
  • minimizzare e gestire il rischio
  • riflettere l'impatto delle attività nei costi
  • fissare dei limiti e rispettarli
  • esercitare un monitoraggio costante.
Un approccio sostenibile al turismo porterà allo sviluppo di prodotti e servizi turistici innovativi e di qualità, rendendo ancora più attrattive le destinazioni europee.
Sono stati sviluppati numerosi prodotti e servizi transnazionali sostenibili di turismo tematico che potrebbero contribuire alla crescita dell'industria turistica (itinerari culturali tematici che attraversano diversi paesi, piste ciclabili, ecoturismo, turismo sportivo, turismo enogastronomico, turismo della salute e del benessere, turismo basato sui siti naturali protetti, turismo naturalistico, turismo storico, turismo religioso e di pellegrinaggio, agriturismo, turismo rurale, turismo marittimo o del patrimonio culturale subacqueo, turismo del patrimonio industriale, ecc.).
Per rafforzare la competitività dell'industria turistica europea la Commissione incoraggia la diversificazione dell'offerta di prodotti e servizi. Sostenendo i progetti che promuovono il turismo tematico sostenibile, l'UE punta a:
  • rafforzare la cooperazione transnazionale in materia di turismo sostenibile
  • promuovere una maggiore partecipazione delle PMI e degli enti locali
accrescere la competitività dell'industria turistica attraverso una maggiore diversificazione in questo settore.
Non è stato fatto nulla in questo senso e non saranno certo  le strade di calcestruzzo realizzate in aperta campagna con i fondi UE a soddisfare lo sviluppo del turismo con le modalità richieste dell'Unione. COMPLIMENTI per il cemento che è gettato davvero bene.


Una delle strade in calcestruzzo realizzate con i fondi dell'UE
































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