Totò e Peppino
Pare di stare nel film comico tanto è il paradosso che si è creato difronte all'evento calamitoso che si è realizzato a Colli in via Cerro. Una frana di enormi proporzioni che sta trascinando case e annessi rurali come un fienile e una stalla. Il Comune chiese lo stato di Calamità ma da quando si è verificato l'evento franoso c'è il silenzio assoluto sul territorio e tra le altre cose la politica parla quasi tedesco e non si capisce bene quello che vuole fare.
Stanno zitte scrupolosamente le associazioni ambientaliste, stanno zitte le associazioni di protezione civile, parla un tedesco incomprensibile la politica con i suoi referenti e stà zitta l'autorità morale come se la frana fosse una vergogna o una punizione per un male terreno.
E' passato tanto tempo da Febbraio quando la collina sprofondò a valle e da allora gli abitanti non ancora sfollati chiedono la messa in sicurezza dell'area che pur essendo privata rientra nella zona di interesse del torrente Amaseno.
Siamo a Giugno 2014 e nonostante la richiesta di calamità per danni relativi a 3.000.000,oo di euro (spesa insopportabile per qualsiasi famiglia) continuano le frasi in politichese con idioma simil tedesco. Nonostante che questo sia solo un avvertimento perchè il territorio è costellato da frane il Comune bighellona con il piano di Emergenza Comunale previsto dalla Legge da quasi tre anni.
L'associazionismo che dovrebbe rappresentare la società civile invece di premere nei confronti della politica tergiversa con feste e festicciole in perfetto stile Borbonico chiedendo risposte al Comune con i tempi delle calende Greche. Nelle more il Comune si pronuncerà per il piano di emergenza comunale per Dicembre 2014 quando l'avrebbe dovuto fare anni addietro. Ora la domanda è la seguente: Per "una semplice informazione" a chi bisogna chiedere?
Intanto la politica riunita nei tavoli di lavoro perpetua la scena dei Fratelli Caponi e magicamente il menefreghismo per l'Ambiente diventa una disgrazia e sono altrettanto sicuro che magicamente i 3.000.000 di euro come nella scenetta di Totò e Peppino diventeranno una cifra molto più bassa.
I Fratelli Caponi hanno sempre pagato
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