giovedì 2 aprile 2015

Monte San Giovanni Campano - Il Comune dovrebbe avere la CARTA DEI SERVIZI

 Premesso che gli uffici pubblici  gestiscono praticamente la quotidianità di un territorio a tempo indeterminato e quindi  sopravvivono i politici che sono pro tempore. Tanto premesso si auspica la realizzazione di una carta dei servizi quale strumento di promozione della qualità di attenzione verso i cittadini. Un documento facilmente attuabile che non si limiti a regolamentare l'accesso ai servizi riproducendo la logica dei soggetti erogatori, ma che si concentri sulle persone che hanno bisogno di accedere ai servizi ."Un Patto di Cittadinanza", tale è la finalità della carta dei servizi, in quanto documento strettamente correlato ai diritti che ogni persona ritiene debbano essere riconosciuti nella vita quotidiana e nelle situazioni di bisogno senza che ci sia quella "vaga" percezione del piacere ricevuto o "per grazia ricevuta".




In un contesto caratterizzato dalla velocità dei cambiamenti e da un quadro normativo in costante trasformazione, dove l’attenzione ai bisogni ed alle problematiche dell’utenza richiede interventi sempre diversificati, la “CARTA dei SERVIZI” dovrebbe  essere lo  strumento agevole, comprensibile, verificabile, ad uso del cittadino, per la conoscenza generalizzata ma completa
in ordine al livello di tutela sociale e di servizio assicurati dal Comune .La CARTA dei SERVIZI dovrebbe costituire , infatti, una vera e propria lente di ingrandimento che consentirebbe ai Monticiani di focalizzare il proprio Comune.
Quali servizi eroga il Comune? Dove e quando è possibile accedervi? Con quali modalità? Sono le domande a cui dovrebbe rispondere  la CARTA dei SERVIZI che accompagnerebbe il cittadino attraverso tutti i settori della complessa macchina comunale, dai servizi demografici ai tributi, dai servizi socio-culturali alla gestione del territorio, all'Ambiente, dai lavori pubblici all’urbanistica.
Con l'adozione della Carta dei Servizi non ci sarebbero difficoltà per chi vorrebbe  informazioni chiare e dettagliate sui certificati anagrafici, il commercio, l’utilizzo degli impianti sportivi, l’accesso agli asili nido, il pagamento delle tasse, l’apertura di nuove attività produttive, ecc.




Di fatto si tratterebbe  di più di una semplice lente di ingrandimento in quanto la CARTA dei SERVIZI dovrebbe offrire importanti possibilità.
Prima di tutto dovrebbe contribuire  a rendere sempre più concreti i concetti di uguaglianza ed imparzialità: la conoscenza dei servizi e della loro organizzazione, infatti, è la base per far sì che i diritti di tutti i cittadini siano tutelati.
Dal canto suo, il comune sarebbe chiamato a garantire parità e uniformità di trattamento.
Nella gestione della “cosa pubblica” la CARTA dei SERVIZI ipotizzata dovrebbe promuovere  anche una maggiore partecipazione dei cittadini che non solo avrebbero il diritto di richiedere e ottenere le informazioni che li riguardano, ma potrebbero anche formulare proposte e suggerimenti, nonché la possibilità di poter inoltrare segnalazioni e reclami ove lo riterrebbero necessario. Per tutto quanto illustrato  la Carta dei Servizi ipotizzata non  rappresenterebbe la cristalizzazione di diritti, doveri e regole, ma il momento di convivenza della stessa dinamicità degli interventi e dovrebbe essere strettamente legata alla loro programmazione. Lo scopo principale della Carta che è stata  ipotizzata  è pertanto quello di stabilire un "patto" tra l'Ente Locale e la Cittadinanza, basato sui principi chiari e condivisi.

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