Infatti da dopo Pasquetta l'Area di Verde Attrezzata visto l'affido al circoletto degli amici e parenti i politici locali hanno tollerato che, il verde pubblico realizzato con i soldi di tutti, diventasse inaccessibile.
Il capolavoro dei capolavori fatto di chiacchiere scritte realizza una sorta di convenzione , voluta per interessamento nientemeno dell'Assessore al Bilancio (l'assessore all'Ambiente stava impicciato?), che avrebbe dovuto precisare i punti cardine dell'affido. Il contenuto della convenzione , a detta del Sindaco sul giornale, sancisce l'impegno manutentivo a titolo gratuito dell'intera area di Colle Cipullo da parte del Circolo Lamasena di Legambiente. Un costrutto fatto di carta straccia e chiacchiere scritte in quanto nessuna opera manutentiva è stata posta in essere e solo dopo 90 giorni di lamentele in ogni dove ivi compreso il Corpo Forestale dello Stato è iniziato in forma rateizzata il taglio (parziale) del fieno oramai alto e rigoglioso.
Questo è quanto è stato tagliato al 3 Agosto 2014 - L'anno prossimo Dio provvede? |
Di fatto è incontrovertibile che all'area di verde attrezzata sia stata "appioppata" una stagione sabbatica rendendola inaccessibile al pubblico sia per l'erba alta che per la totale mancanza di acqua e servizi di ogni genere.
Se prima era un bel recinto con una bella staccionata fatta per non far entrare gli alieni ora è diventato un recinto mancante di pezzi che racchiude uno spazio sottoposto a saccheggio sistematico.
Manco a dirlo è il 3 di Agosto (stagione fruibile praticamente terminata) e solo la ventesima parte dell'area verde è stata falciata dal fieno ; questo modo di fare appalesa l'arroganza politica di chi gestisce i beni appartenenti a tutti i Cittadini come fa capire che l'area verde è stata concessa in affidamento esclusivamente per occupare degli spazi sul territorio e non per renderla fruibile. Un POLITICO serio avrebbe immediatamente annullato la convenzione con il Circolo Lamasena per manifesta incapacità gestionale e per concorso esterno nella distruzione di quell'opera pubblica.
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