sabato 26 luglio 2014

Monte San Giovanni Campano - Sustainable Energy Action Plane - Comune + Cittadini= PAES.

La spinta verso un modello energetico più sostenibile avviene nel momento in cui il
modo stesso con cui si fa politica energetica è in rapida evoluzione, sia a livello
internazionale che nazionale; uno dei punti centrali è nel governo del territorio, nella crescente
importanza che viene ad assumere il collegamento tra dove e come l'energia viene prodotta e
utilizzata e nella ricerca di soluzioni che coinvolgano sempre di più la sfera locale tramite il coinvolgimento diretto dei Cittadini.
È quindi evidente la necessità di valutare attraverso quali azioni e strumenti le funzioni del nostro  Ente
Locale possano esplicitarsi e dimostrarsi incisive nel momento di orientare e selezionare le scelte
in campo energetico sul nostro territorio.
In tale contesto si inserisce l’iniziativa “Il Patto dei Sindaci” promossa dalla Commissione Europea
nel 2008, dopo l’adozione del pacchetto su clima e energia, al fine di coinvolgere i comuni e i
territori europei in un percorso virtuoso di sostenibilità energetica e ambientale.





SEAP - Sustainable Energy Action Plan ( meglio conosciuto come PAES)

E' un’iniziativa che impegna gli aderenti a ridurre le proprie emissioni di CO2 di
almeno il 20% entro il 2020, attraverso lo sviluppo di politiche locali che aumentino il ricorso alle
fonti di energia rinnovabile e stimolino il risparmio energetico negli interessi pubblici e privati.
Al fine di tradurre il loro impegno politico in strategie concrete sul territorio, i firmatari del Patto si
impegnano a predisporre e a presentare alla Commissione Europea il Piano d’azione per
l’Energia Sostenibile (PAES), un documento di programmazione energetica nel quale sono
delineate le azioni principali che essi intendono realizzare per raggiungere gli obiettivi assunti e
individuati gli strumenti di attuazione delle stesse.
Attraverso la redazione e l’implementazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
(PAES), i comuni possono quindi fornire un contributo concreto all’attuazione della politica europea
per la lotta ai cambiamenti climatici.

L’APPROCCIO METODOLOGICO
Il piano di lavoro per la redazione del PAES  potrà essere suddiviso secondo
le attività dettagliate di seguito e che seguono le linee guida preparate dal Joint Research Centre
per conto della Commissione Europea. 
L'analisi energetico ambientale del territorio comunale e delle attività che insistono su di esso,
tramite la ricostruzione del bilancio energetico e la predisposizione dell’inventario delle emissioni di
gas serra e altri inquinanti.
Tale analisi per rappresentare un importante strumento di
supporto operativo per la pianificazione energetica comunale, non si deve limitare a “fotografare” la
situazione attuale, ma deve fornire strumenti analitici ed interpretativi della situazione energetica,
della sua evoluzione storica, della sua configurazione a livello territoriale e a livello settoriale. Da
ciò ne deriverà la possibilità di indirizzare opportunamente le azioni e le iniziative finalizzate
all’incremento della sostenibilità del sistema energetico locale nel suo complesso.
L’analisi suddetta può essere strutturata secondo le fasi di seguito dettagliate.
▪ ricostruzione del bilancio energetico comunale: predisposizione di una banca dati relativa ai
consumi o alle vendite dei diversi vettori energetici (con una suddivisione in base alle aree di
consumo finale e per i diversi vettori energetici statisticamente rilevabili) e agli impianti di
produzione/trasformazione di energia eventualmente presenti sul territorio comunale
(considerando le tipologie impiantistiche, la potenza installata, il tipo e la quantità di fonti
primarie utilizzate, ecc.). per quanto riguarda i consumi finali, il livello di dettaglio  per
questa prima analisi dovrà riguardare tutti i vettori energetici utilizzati sul territorio e i settori di
impiego finale: residenziale, terziario, edifici comunali, illuminazione pubblica, industria,
agricoltura e trasporti.
▪ approfondimenti settoriali: analisi sia delle componenti socio-economiche che necessitano
l’utilizzo delle fonti energetiche, sia delle componenti tecnologiche che di tale necessità sono il
tramite. Tale analisi potrà essere realizzata mediante studi di settore, procedendo cioè ad una
contestualizzazione dei bilanci energetici a livello del territorio, analizzando gli ambiti e i soggetti
socio-economici e produttivi che agiscono all’interno del sistema dell’energia. Individuando sia i
processi di produzione di energia, sia i dispositivi che di tale energia fanno uso, considerando la
loro efficienza, la loro possibilità di sostituzione e la loro diffusione in relazione all’evoluzione
dell’economia, delle tendenze di mercato e dei vari aspetti sociali alla base anche delle scelte di
tipo energetico. Tale analisi si colloca come un approfondimento dell'analisi dei consumi 
costruzione dell’inventario delle emissioni di gas serra. Le analisi  sul sistema energetico
saranno accompagnate da analoghe analisi sulle emissioni equivalenti di gas climalteranti da esso determinate. Tale valutazione avverrà anche in relazione a ciò che succede fuori dal territorio
comunale ma da questo determinato, applicando un principio di responsabilità.
Valutazione dei potenziali di intervento a livello locale, vale a dire del potenziale di riduzione
dei consumi energetici finali nei diversi settori di attività e del potenziale di incremento della
produzione locale di energia da fonti rinnovabili diffuse , attraverso la
ricostruzione dei possibili scenari di evoluzione al 2020 del sistema energetico locale
Tali analisi porteranno alla quantificazione dei margini di intervento su scala locale, sia sul lato
domanda che offerta di energia, che permetterà la successiva individuazione degli ambiti
d’azione prioritari e degli obiettivi di riduzione delle emissioni su cui basare la strategia di Piano.
Per la ricostruzione degli scenari di evoluzione al 2020 dovranno essere considerate le condizioni che,
nei prossimi anni, potranno determinare dei cambiamenti, sia sul lato della domanda che sul lato
dell’offerta di energia, trovando la propria origine non solo a livello di tecnologie, ma anche a livello
dei diversi fattori socio-economici e territoriali alla base delle scelte di tipo energetico. A tal fine 
è  necessario definire quella che sarà la struttura urbana e territoriale del comune
nei prossimi anni e, successivamente, quelle che saranno le caratteristiche della futura domanda
di servizi energetici e quelli che saranno i livelli di utilizzo/diffusione dei differenti dispositivi
energetici nei differenti settori di impiego.
La ricostruzione degli scenari di evoluzione al 2020 potrà essere strutturata secondo le fasi di seguito
dettagliate.
▪ Definizione dello scenario tendenziale. Assumendo come orizzonte temporale di riferimento
l’anno 2020, dovrà essere ricostruita ed analizzata l’evoluzione tendenziale del sistema
energetico comunale rispetto ad esso. In questo scenario  si  dovrà presupporre  che non verranno messe in atto particolari azioni con la specifica finalità
di cambiare le dinamiche energetiche, ma che l’evoluzione del sistema avvenga secondo
meccanismi standard. Per la sua ricostruzione dovrà essere analizzata nel dettaglio la strumentazione
di cui dispone l’Amministrazione per normare/incentivare la sostenibilità energetica del proprio
territorio, come pure gli strumenti di pianificazione e regolamentazione urbanistico-territoriale
che, pur non avendo attualmente particolari e diretti riferimenti alla variabile energetica  ne
possono condizionare l’evoluzione. Detta analisi se da un lato può porsi l’obiettivo di valutare i
margini di miglioramento della norma stessa, dall’altro si dovrà porre l’obiettivo di valutare i risvolti
derivati o derivabili, in termini energetici, dall’attuazione di azioni già da questa previste. Un
punto fondamentale dell’analisi consiste anche nella valutazione di iniziative progettuali di
carattere energetico eventualmente già proposte, o in via di definizione anche da parte di
soggetti privati, in modo da valutarne l’effetto nel contesto territoriale complessivo.
▪ Definizione degli scenari di efficientamento. Partendo dai risultati dell’analisi dell’evoluzione
tendenziale del sistema energetico e riprendendo quanto si svilupperà nelle analisi settoriali di
dettaglio, dovranno essere valutati i margini di efficientamento energetico con l’obiettivo di definire, per
ogni settore e ambito, un ranking di azioni in base al miglior rapporto costi/benefici dal quale
selezionare le priorità di intervento che potranno andare a costituire la struttura della strategia di
Piano.
Definizione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (obiettivi, azioni e strumenti):
Una volta definiti gli intervalli possibili di azione, nei diversi settori e ambiti, si dovrà sviluppare
un’analisi finalizzata a delineare “lo scenario obiettivo al 2020” e la strategia di Piano vale a dire ad
individuare gli ambiti prioritari di intervento e il mix ottimale di azioni e strumenti in grado di
garantire una riduzione al 2020 dei consumi di fonti fossili e delle emissioni in linea con gli obiettivi
assunti con l’adesione al Patto dei Sindaci. a definizione della strategia di Piano ci sono sviluppi che potranno seguire  le fasi di seguito dettagliate:
▪ individuazione degli ambiti prioritari di intervento e quantificazione degli obiettivi di
efficientamento degli stessi;
▪ selezione delle linee d’azione strategiche da intraprendere con diversi livelli di priorità atte a
conseguire gli obiettivi delineati;
▪ identificazione e analisi degli strumenti più idonei per la realizzazione e la diffusione degli azioni
selezionate (strumenti di programmazione e controllo, di incentivazione, di gestione e verifica,
ecc).
▪ predisposizione di “schede d’azione” finalizzate a descrivere sinteticamente ogni intervento
selezionato, e che rappresentino la “roadmap” del processo di implementazione del Piano. Le
schede dovranno riportare, infatti, le caratteristiche fondamentali degli interventi considerando, in
particolare, la loro fattibilità tecnico-economica, i benefici ambientali ad esse connesse in termini
di riduzione delle emissioni di gas climalteranti, i soggetti coinvolti, le tempistiche di sviluppo.

LA STRATEGIA
Impostazione e struttura
L'obiettivo generale che la strategia di Piano si deve proporre, è quello di superare le fasi
caratterizzate da azioni sporadiche e scoordinate, per quanto meritevoli, e di passare ad una
fase di standardizzazione di alcune azioni. Ciò discende dalla consapevolezza che
l'evoluzione del sistema energetico comunale verso livelli sempre più elevati di consumo ed
emissione di sostanze climalteranti non può essere fermata se non introducendo dei livelli di
intervento molto vasti e che coinvolgano il maggior numero di Cittadini possibili e il maggior
numero di tecnologie. La selezione e la pianificazione delle azioni all’interno del PAES non può
quindi  prescindere anche dalla individuazione e definizione di opportuni strumenti di
attuazione delle stesse, in grado di garantirne una reale implementazione e diffusione sul
territorio.
In relazione all’obiettivo generale assunto, la strategia di Piano deve prevedere 3 direttrici
principali di sviluppo delle diverse azioni e degli strumenti correlati, identificabili con i diversi
ruoli che l’Amministrazione comunale può giocare in campo energetico. Proprietario e gestore di un patrimonio (edifici, illuminazione, veicoli)
Prima di tutto la strategia di Piano deve affrontare il tema del patrimonio pubblico (edilizia,
illuminazione, ecc.), delle sue performance energetiche e della sua gestione.
Benchè, dal punto di vista energetico, il patrimonio pubblico (edifici, illuminazione stradale, veicoli)
incida relativamente poco sul bilancio complessivo di un comune (in media non più del 5%),
l’attivazione di interventi di efficientamento su di esso può risultare un’azione estremamente
efficace nell’ambito di una strategia energetica a scala locale. Essa infatti consente di raggiungere
diversi obiettivi, tra i quali in particolare:
- miglioramento della qualità energetica del patrimonio pubblico, con significative ricadute anche
in termini di risparmio economico, creando indotti che potranno essere opportunamente
reinvestiti in azioni ed iniziative a favore del territorio;
- incremento dell’attrattività del territorio, valorizzandone e migliorandone l’immagine;
- promozione degli interventi anche in altri settori socio-economici e tra gli utenti privati;
- esempio per i Cittadini.
Dato che l’esigenza degli Enti Pubblici di ridurre i costi di gestione dell’energia del proprio
patrimonio si scontra spesso con la scarsa conoscenza delle prestazioni energetiche dello stesso,
le analisi di Piano dovranno essere finalizzate innanzitutto, alla valutazione dei margini di efficientamento
di edifici e sistema di illuminazione pubblica, alla selezione delle azioni prioritarie per ridurre consumi, e relativi costi; successivamente si analizzeranno modalità di gestione innovative in
grado di garantire il necessario supporto finanziario per l’esecuzione degli interventi, anche in
considerazione delle scarse risorse spesso a disposizione degli enti pubblici
Pianificatore, programmatore, regolatore del territorio e delle attività che insistono su di esso
Il PAES rappresenta uno strumento indispensabile nella riqualificazione del territorio, legandosi
direttamente al conseguimento degli obiettivi di contenimento e riduzione delle emissioni in
atmosfera, di miglioramento dell’efficienza energetica, di
riduzione dei consumi energetici e di minor dipendenza energetica. Esso è dunque uno strumento
attraverso il quale l’amministrazione può predisporre un progetto complessivo di sviluppo
dell’intero sistema energetico, coerente con lo sviluppo socioeconomico e produttivo del suo
territorio e con le sue principali variabili ambientali ed ecologiche.
Ciò comporta la necessità di una sempre maggiore correlazione e interazione tra la pianificazione
energetica e i documenti di programmazione, pianificazione o regolamentazione urbanistica,
territoriale e di settore di cui il Comune già dispone. Risulta quindi indispensabile una lettura di tali
documenti alla luce degli obiettivi del PAES, indagando le modalità con cui trasformare le
indicazioni in esso contenute in norme/indicazioni al loro interno.
La strategia di Piano quindi dovrà prendere in considerazione le azioni inerenti i settori sui quali il
Comune esercita un’attività di regolamentazione, come il settore edilizio privato e la mobilità,
integrando gli obiettivi di sostenibilità energetica all’interno dei suddetti strumenti. Tra questi, gli
strumenti urbanistici si  dimostrano quelli con le maggiori potenzialità ed efficacia
di integrazione ma dovranno essere coerenti con il Piano.
Promotore, coordinatore e partner di iniziative sul territorio
Vi è consapevolezza sul fatto che molte azioni sono scarsamente gestibili dalla sola pubblica
amministrazione attraverso gli strumenti di cui normalmente dispone, ma vanno piuttosto
promosse tramite uno sforzo congiunto e condiviso con i Cittadini.
Quello dell’azione partecipata è uno degli strumenti di programmazione che attualmente viene
considerato tra i mezzi più efficaci, a disposizione di una Amministrazione Pubblica, per avviare
iniziative nel settore energetico. Strategie, strumenti e azioni possono trovare, quindi, le migliori
possibilità di attuazione e sviluppo proprio in tale ambito. Un programma di campagne coordinate
può rappresentare un’importante opportunità di innovazione, può
essere la sede per la promozione efficace di nuove forme di partnership nell’elaborazione di
progetti operativi o per la sponsorizzazione di varie azioni. Gli interventi in campo energetico
possono richiedere in alcuni casi tempi di ritorno degli investimenti piuttosto lunghi; un
coinvolgimento esteso di soggetti in grado di creare le condizioni di fattibilità di interventi in campo
energetico, può fornire le condizioni necessarie per svincolare la realizzazione dalla dipendenza
dalle risorse pubbliche e per garantirne una diffusione su ampia scala.
Nell’ambito del PAES c'è la possibilità per il Comune di proporsi come referente
per la promozione di tavoli di lavoro e/o accordi di programma con i soggetti pubblici o privati che,
direttamente o indirettamente e a vari livelli, partecipano alla gestione dell’energia sul territorio, e
delineate le modalità di costruzione di partnership operative pubblico-private, finalizzate
all’attivazione di meccanismi finanziari innovativi in grado anche di valorizzare risorse e
professionalità tecniche locali. Ad esempio:
- creazione di gruppi di acquisto per impianti, apparecchiature, tecnologie, interventi di
consulenza tecnica attraverso accordi con produttori, rivenditori o installatori, professionisti;
- creazione di meccanismi di azionariato diffuso per il finanziamento di impianti;
- collaborazioni con investitori privati, società energetiche 

Favorire l’aggregazione di più soggetti in forme associative, garantisce un maggior potere contrattuale
nei confronti di fornitori di impianti e apparecchiature, fornendo allo stesso tempo una sorta di
“affiancamento” nelle scelte di acquisto. Con il contemporaneo coinvolgimento anche di altri attori, quali
gli istituti di credito e bancari per il sostegno finanziario e l’amministrazione pubblica locale, si può
riuscire a garantire l’ottimizzazione dei risultati in termini riduzione dei prezzi per unità di prodotto e
rapidità e affidabilità nella realizzazione degli interventi. Le aziende e gli istituti di credito ne
scaturiscono, dal canto loro, introiti interessanti.
Obiettivo primo del PAES è quello di individuare misure di sostegno finanziario che non si limitino ad
appoggiare singole iniziative, ma che possano attivare filiere produttive integrate con l’economia
locale, l’ambiente e il territorio, consentendo una sostenibilità delle suddette filiere che vada oltre
la fase di sostegno finanziario. Per l'approccio integrato infine rimando ai Tecnici il costrutto specifico e li ringrazio per il tempo speso che ha portato alla stesura di questa spiegazione sintetica su quello che potrà essere un esempio, se ritenuto valido, relativo al PAES di Monte San Giovanni Campano in quanto già applicato in altri territori che hanno ricevuto finanziamenti UE.






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